L'omicidio del vigilante di Bergamo, la fuga di Sadate Djiram finita in una notte. La ex del killer smentisce la relazione con la vittima
Alle casse del Carrefour di via Tiraboschi, Mamadi Tunkara aiutava i clienti con le borse della spesa. A volte si prendeva qualche insulto dai ladruncoli. Accompagnava gli anziani alle scale mobili. È in quel contesto che aveva conosciuto il suo assassino. Il 28enne del Togo Sadate Djiram frequentava il minimarket con la ex fidanzata, a casa della quale viveva da luglio. Anche a loro «Lookman» deve avere sorriso, lo faceva con tutti. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
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È stato fermato alla dogana di Chiasso, in territorio svizzero, il principale sospettato dell’omicidio del vigilante di 36 anni ucciso a coltellate nel centro di Bergamo ieri, venerdì 3 gennaio. Si tratta di un 28enne originario del Togo, senza fissa dimora, bloccato questa mattina dalle autorità elvetiche e poi consegnato all’Italia. (varesenews.it)
C'è la gelosia alla base dell'omicidio di Mamadi Tunkara, il vigilante gambiano di 36 anni ucciso ieri a coltellate a Bergamo. A chiarirlo il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio in questura: «Il movente è la gelosia per una donna», ha chiarito la procuratrice. (Corriere TV)
Omicidio Bergamo, l'arrivo del sospettato in Questura 04 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
Djiram Sadate, 28enne originario del Togo, ha confessato di aver ucciso Mamadi Tunkara, 36enne morto venerdì 3 gennaio in centro a Bergamo. L'uomo è stato fermato sabato mattina al confine con la Svizzera e sottoposto a fermo. (ilmessaggero.it)
Si tratterebbe di un 28enne del Togo senza fissa dimora, fa sapere il Corriere della Sera. Tunkara, classe 1988, era originario del Gambia ed era un addetto alla sicurezza di un supermercato nei pressi della zona dove è avvenuta l'aggressione che gli è costata la vita. (ilmessaggero.it)
L'uomo ha confessato in questura il delitto di Mamadi Tunkara: il movente è sentimentale. L'assassino contestava alla vittima di aver iniziato una relazione con la sua ex compagna. È quanto emerso durante la conferenza stampa indetta nel pomeriggio di oggi in questura a Bergamo, nel corso della quale il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota ha fatto il punto sull’operazione che ha portato al fermo del 28enne originario del Togo, Djiram Sadate. (ilmessaggero.it)