I timori di Scranton, la culla di Biden. "Non lasciamo che rivinca il tycoon"

I cartelli pro-Trump e pro-Harris si mescolano alle decorazioni per Halloween. A Screnton e nei centri vicini, la campagna elettorale per le presidenziali americane è serratissima e per averne un'idea basta camminare per strada e guardare i cartelli elettorali piantati nei giardini. La contea di Lackawanna ospita non solo la città che ha dato i natali a Joe Biden - che oieri ha votato in anticipo a Wilmington, nello Stato del Delaware -, ma anche altri piccoli centri urbani e porzioni rurali di America profonda. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il nome Halloween deriva dal termine scozzese ‘Allhallow-even’ (o Hallow-e’en), ossia Eve of All Saints, la Vigilia di Ognissanti. Il 31 ottobre è il giorno di Halloween, ricorrenza di origine celtica festeggiata in molti Paesi, tra cui Stati Uniti e Irlanda. (Frosinone News)

I secchi neri della spazzatura visibili all’esterno, i giardini semiabbandonati, non un negozio ma un solo caffè,… PHILADELPHIA. (La Stampa)

Arrivati a fine corsa, con i due candidati testa a testa che se la giocano per un pugno di voti, conquistare i 19 grandi elettori della Pennsylvania è importantissimo, e basta davvero poco perché vadano al partito opposto. (il manifesto)

Tra gospel e sermoni per le strade di Philadelphia, nello Stato che Kamala Harris non può perdere

Il destino dell’Europa (e del mondo) si decide ad Erie. È probabile che sia il voto degli elettori di una cittadina sul lago Erie, grande quanto Ostia, a determinare a chi vadano i 19 rappresentanti della Pennsylvania che saranno, altrettanto probabilmente, decisivi per determinare chi sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti. (ilmessaggero.it)

Ha 57 anni, laureato a Yale, è un insegnante ed ex professore di economia. «La mia prima priorità è proteggere i diritti civili e le libertà di tutti i cittadini – dice -. (il manifesto)

Annalisa Cuzzocrea Tra gospel e sermoni per le strade di Philadelphia, nello Stato che Kamala Harris non può perdere (La Stampa)