Netanyahu non molla le alture del Golan: Tel Aviv approva nuovi insediamenti israeliani sul territorio siriano occupato

Dopo la caduta del regime siriano di Bashar al-Assad, le truppe di Israele – su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu – avevano occupato le alture del Golan. Territori da cui “non ce ne andremo più” aveva promesso il leader di Tel Aviv, sconfessando l’esercito dello Stato ebraico che aveva parlato di una manovra difensiva e temporanea. Intento, quello di Netanyahu, che è diventato realtà con il suo governo che ha approvato un piano per espandere gli insediamenti sulle alture del Golan occupate, affermando di stare agendo “alla luce della guerra e del nuovo fronte che in Siria si trova ad affrontare”. (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non era al Cairo ieri Benyamin Netanyahu, ma sul Jabal Sheikh (Monte Hermon), nelle alture del Golan occupate, a fare il punto della situazione lungo le linee di armistizio con la Siria abbondantemente superate dalle truppe israeliane – il 603° Battaglione del Genio dell’Esercito ha raggiunto villaggi a 20 chilometri da Damasco e girano voci di unità speciali alla ricerca dei resti di Eli Cohen, la spia israeliana giustiziata dalla Siria nel 1965 – dopo l’8 dicembre, quando Bashar Assad è fuggito dalla Siria mentre i jihadisti occupavano Damasco. (il manifesto)

L'Esercito israeliano (Idf) ha ricevuto istruzioni dal primo ministro Benjamin Netanyahu di rimanere per un anno, almeno fino alla fine del 2025, nella zona siriana di Hermon conquistata dopo il crollo del regime di Assad: lo riporta Channel 12. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Qui gli israeliani hanno esteso l'occupazione in vaste aree di territorio compres il Monte Hermon. Gli israeliani, dalla caduta del regime di Assad, hanno effettuato oltre 500 raid su basi militari, porti e aeroporti siriani. (Corriere TV)

Bibi sul Golan: resteremo qui. A Gaza si spera nella tregua

Il Libano è il loro obiettivo, si considerano coloni, appartengono al movimento Uri Tzafon e sostengono che il sud del paese dei cedri appartiene a Israele. Poche ore prima avevano varcato la Linea Blu ed erano riusciti a piantare le loro tende. (Il Fatto Quotidiano)

Ore 16 – Israele ha aperto il fuoco durante una manifestazione di protesta organizzata dagli abitanti siriani di un villaggio delle zone occupate, ferendo un dimostrante. L’episodio è avvenuto a Maariyah, dove Tel Aviv ha occupato una postazione militare utilizzata dall’esercito siriano prima della caduta di Assad. (Pagine Esteri)

Il governo israeliano ha approvato un piano per espandere i propri insediamenti nelle alture del Golan occupate, raddoppiando la popolazione nell’area. (L'INDIPENDENTE)