Il trend vedo-non-vedo

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Primavera, nella moda, è sinonimo di trasparenze e di giochi vedo-non-vedo che non lasciano spazio all’immaginario. È un vero e proprio lavoro di sottrazione dove spesso è davvero “sotto il vestito niente”. Ma al netto di una certa confidence che potrebbe richiedere sposare questa tendenza, i brand di moda hanno declinato il trend delle trasparenze in modi assolutamente discreti ed eleganti che poco hanno a che fare con l’erotismo. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Simbolo di eleganza rilassata, secondo un’indagine di Klarna negli ultimi 12 mesi ha conquistato il guardaroba di tutti, con un boom di vendite che lo rende uno dei colori più amati della stagione, soprattutto per le gonne e i vestiti. (Il Fatto Quotidiano)

Mentre il celebre ritornello risuona nelle nostre teste sognanti, aprile è il mese in cui occorre concentrarsi di più a livello di outfit. «Respiriamo l'aria, è la primavera». (Io Donna)

La definizione di monochromăta fornita dallo scrittore latino Plinio il Giovane (Primo secolo a.C.) faceva riferimento a una tecnica specifica: la preparazione in bianco e nero dei dipinti che venivano successivamente colorati con un’unica tinta. (Harper's BAZAAR)

Anche lì; sulle passerelle d’asfalto di Milano si decreta (quasi) tramontata l’era del minimalismo. Si gioca con stratificazioni che pensavamo lasciate ad un altro decennio, con mix & match di fantasia, con palette vibranti e volumi sbuffanti che correggono anche il classico suit. (Elle)

Si chiama Alcott Vintage il nuovo progetto di Alcott votato alla moda circolare e un consumo più consapevole. Nel mese delle vacanze pasquali – e dei primi ponti lunghi – il guardaroba deve essere pronto a dischiudersi per realizzare in un lampo e con facilità gli outfit mid season perfetti. (Io Donna)

Belli i cappotti over, le maxi sciarpe delle it girl e i capispalla cocoon dai tessuti morbidi e avvolgenti, ma è arrivato il momento di metterli da parte. L’arrivo della primavera per molti è una liberazione: dai cieli grigi e tetri, dal buio precoce, dalle temperature non proprio miti ma anche di strati ingombranti di vestiti. (Il Fatto Quotidiano)