A fine 2024, economia italiana sostenuta da servizi e taglio dei tassi, ma l’industria resta in difficoltà

Ripartenza debole. Il PIL italiano si è fermato nel 3° trimestre, risentendo del calo nell’industria compensato dalla crescita nei servizi. Nel 4° l’economia è stimata in lieve ripartenza, trainata dal terziario e con il taglio dei tassi che può iniziare ad agevolare consumi e investimenti. Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. Tassi in calo. (Confindustria)

Su altre fonti

Secondo l’Istat non ci sono dubbi: l’economia dell’Italia soffre di uno stallo che potrebbe indicare l’inizio di un declino. Questo andamento è suffragato da diverse pubblicazioni rilasciate da parte del nostro istituto di statistica fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. (Eco Internazionale)

Vuol dire che su base annua il PIL è aumentato solo dello 0,4%, cioè siamo a prefissi telefonici. Un risultato che rende difficile raggiungere il pur modesto obiettivo di crescita del più 1% previsto dal governo per il 2024. (Radio Radio)

Condividi questo articolo Il settore automobilistico e quello tessile affondano la nostra produzione industriale che chiude il mese di settembre con un -0,4% rispetto ad agosto ed un -4 % sullo stesso periodo dell’anno precedente. (la VOCE del TRENTINO)

Italia, l’economia è in stallo secondo l’Istat

Secondo l'Istat, a settembre 2024 la produzione industriale in Italia ha registrato una significativa flessione annua del 4%, attribuibile in gran parte ai settori della fabbricazione di mezzi di trasporto e dell'abbigliamento, con cali rispettivamente del 15,4% e del 10,7%. (Borsa Italiana)

Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. Fosco il futuro con prospettive legate per i prossimi mesi al recupero di consumi e investimenti in Italia e in Europa che avverrà, ma lentamente, grazie alla lenta risalita del reddito disponibile. (Il Sole 24 ORE)

Di pochi giorni fa, i dati dell’ISTAT che certificano una diminuzione degli occupati e un ulteriore calo della produzione, per il ventesimo calo consecutivo registrato. (Contropiano)