La Commissione Ue presenterà una proposta di legge sui rimpatri nei primi mesi del 2025 con la nuova definizione di «Paese sicuro»
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Ad annunciarlo è stata la presidente von der Leyen in un incontro informale con la premier Meloni a margine del Consiglio Europeo La proposta di legge sui rimpatri della Commissione europea arriverà nei primi mesi del 2025. Dopo le anticipazioni che vedevano l’esecutivo europeo al lavoro per accontentare i capi di Stato più duri nei confronti del fenomeno migratorio, a confermarlo oggi è stata la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel corso di un incontro informale organizzato a margine del Consiglio Europeo dalla premier Giorgia Meloni e dai suoi omologhi di Danimarca – Mette Frederiksen – e Paesi Bassi – Dick Schoof. (Open)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Protocollo Italia – Albania, hotspot esterni e un rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri (su cui l’Italia ha ricevuto due stop tra i mesi di ottobre e novembre) hanno coinvolto non solo i tre organizzatori ma anche la stessa Commissione europea (EuNews)
(Nostro inviato a Bruxelles) Al primo Consiglio europeo del nuovo corso i riflettori sono tutti puntati sul conflitto tra Russia e Ucraina, con Volodymyr Zelensky protagonista indiscusso della giornata brussellese e Vladimir Putin che da Mosca pone le sue condizioni per un’eventuale tregua in una conferenza stampa fiume di quattro ore e mezza. (il Giornale)
Ha partecipato anche Ursula von der Leyen alla riunione informale sul tema dei migranti promossa a margine del Consiglio europeo da Giorgia Meloni e dai primi ministri danese Mette Friedriksen, e olandese, Dick Schoof: la presidente della Commissione Ue ha illustrato i principali filoni i lavoro indicati nella lettera sulla migrazione dello scorso lunedì, concentrandosi sulla proposta di nuovo quadro giuridico in tema di rimpatri che la Commissione intende presentare nei primi mesi del 2025. (Secolo d'Italia)
A metà pomeriggio, quando a Palazzo Chigi iniziano ad arrivare le agenzie di stampa sulla sentenza della Cassazione che dà ragione ai giudici sui migranti, si attiva la macchina della propaganda del governo. (Il Fatto Quotidiano)
L’allenatore australiano di origini greche, Angelos Postecoglou, attualmente alla guida del Tottenham, ha offerto una riflessione interessante sulla pressione che grava su chi opera nel mondo del calcio, paragonandola a quella vissuta dai primi ministri. (Europa Calcio)
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha incassato, ieri, il favore del fronte dei 10 Stati Ue che, coordinati da Italia, Danimarca e Paesi Bassi, sul dossier migrazione sono - nel gergo brussellese - “like-minded”, cioè allineati sulle cosiddette “soluzioni innovative” come gli hub di rimpatrio al di fuori del territorio Ue sul modello Albania o i ritorni assistiti in collaborazione con le agenzie Onu. (ilmessaggero.it)