Avevano promesso di abbassare l'età pensionabile. Ora hanno deciso di alzarla
Dalle promesse elettorali alla realtà di governo, il passo è lungo. Soprattutto quando si parla di pensioni. Il centrodestra, che in campagna elettorale aveva fatto della flessibilità in uscita e dell'abolizione della legge Fornero i suoi cavalli di battaglia, ora si trova a fare i conti con la dura realtà dei numeri e con le richieste di Bruxelles. Il Piano strutturale di bilancio (Psb) inviato alle Camere venerdì scorso dal governo Meloni parla chiaro: non solo non ci sarà nessun allentamento dei requisiti pensionistici, ma si va verso un loro irrigidimento. (Oggi Treviso)
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Il governo continua a cercare alternative alla Legge Fornero per il pensionamento anticipato da inserire nel pacchetto di misure per la riforma delle pensioni nel 2025. Le ultime notizie sembrerebbero vedere l’ipotesi targata Lega, quella dello schema di quota 41 per tutti, sempre più difficile da adottare. (idealista.it/news)
«L’allungamento della vita lavorativa costituisce una necessità, condivisa da quasi tutti i Paesi avanzati, per la sostenibilità dei sistemi previdenziali. Sono allo studio del Governo incentivi alla permanenza nel mercato del lavoro», lo dice indica il Piano strutturale di bilancio in cui si aggiunge che «al fine di assicurare una partecipazione attiva al mercato del lavoro, in linea con le tendenze demografiche, il governo si impegna a introdurre modifiche sui criteri di accesso al pensionamento». (ilgazzettino.it)
La perequazione automatica è un meccanismo che consente di adeguare annualmente l’importo delle pensioni all’aumento del costo della vita, così da cercare di conservarne immutato il suo reale potere d’acquisto. (Sanità24)
Tanti sono i cambiamenti con cui ognuno di noi deve fare i conti nel corso della vita. Dopo la riforma c’è chi rischia di restare tre mesi senza pensione. (InvestireOggi.it)
Sono allo studio del Governo incentivi alla permanenza nel mercato del lavoro», lo dice indica il Piano strutturale di bilancio in cui si aggiunge che «al fine di assicurare una partecipazione attiva al mercato del lavoro, in linea con le tendenze demografiche, il governo si impegna a introdurre modifiche sui criteri di accesso al pensionamento». (ilmessaggero.it)
I permessi 104 sono un diritto riservato ai lavoratori caregivers di disabili gravi e consentono di conciliare la vita professionale con le esigenze di cura e assistenza. Si tratta di un incredibile vantaggio, visto che comportano l’erogazione della normale retribuzione anche durante i giorni di assenza. (InformazioneOggi.it)