Spray nasale anti Alzheimer riduce declino cognitivo e danno cerebrale in test di laboratorio
Ricercatori italiani sono riusciti a contrastare il declino cognitivo e il danno cerebrale in topi affetti dalla forma murina dell'Alzheimer. Hanno utilizzato un farmaco somministrato tramite uno spray nasale. Speranza per nuove opzioni terapeutiche contro la principale forma di demenza al mondo. (Fanpage.it)
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Uno ‘spray nasale’ per contrastare l’Alzheimer: questa la promessa di uno sviluppo futuro basata su una scoperta dei ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Università di Catania. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
– Con 48 milioni di persone colpite nel mondo, di cui 600.000 solo in Italia, l’Alzheimer si sta affermando come una delle principali cause di disabilità, con proiezioni che indicano una progressiva crescita, anche in relazione all’invecchiamento della popolazione. (Adnkronos)
L’Italia,dal canto suo, ha messo in campo importanti risorse finanziarie, che ora possono essere investite promuovendo la sinergia tra la sanità pubblica, l’assistenza socio-sanitaria e sociale e la ricerca scientifica che, negli ultimi anni, ha fatto importantissimi passi avanti dal punto di vista diagnostico-terapeutico, dell’innovazione e della tecnologia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una vera e propria rivoluzione che oltre a promettere una grande efficacia sarà facilmente somministrabile da chi soffre il terribile morbo di Alzheimer: ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Campus di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli (ha collaborato anche l'Università di Catania) hanno unito le forze scoprendo che un enzima dal nome impronunciabile (S-aciltransferasi o zDhhc), se bloccato, si potrà combattere la malattia tramite un semplice spray nasale. (il Giornale)
INDICE Condividi Tweet Alzheimer, una nuova strategia per prevenire la neurodegenerazione: studio Cattolica-Gemelli Roma, 26 nov. (Dire)
Malattia di Alzheimer, EMA approva lecanemab Se autorizzato dalla Commissione Europea, il farmaco potrà essere somministrato solo in pazienti portatori di una sola o di nessuna copia del gene ApoE4 (Osservatorio Malattie Rare)