Terremoto Sangiuliano. Eike, incognita futuro. Al Maggio nodo debito e rebus uscita Uffizi

Altri dettagli:
Ponte sullo Stretto

– Formalmente gli ’addetti ai lavori’ della Bellezza fiorentina negano di aver avvertito anche in riva all’Arno il terremoto politico romano – epicentro ministero della cultura – che ha fatto registrare la scossa maggiore nel pomeriggio di venerdì con le dimissioni irrevocabili di Gennaro Sangiuliano e la nuova nomina lampo di Alessandro Giuli. Eppure, al netto della tranquillità ostentata, qualche valutazione sottovoce sugli effetti dell’avvicendamento nella squadra di governo, in città la si fa. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre fonti

La premier da Cernobbio archivia il caso come "fatto privato" (LAPRESSE)

L'ultimo post di Maria Rosaria Boccia è rivolto all'ex ministro della Cultura e replica all'annuncio di un esposto per estorsione, all'opportunità del rientro di "Genny" in Rai e alla correttezza dell'ultima nomina firmata prima di lasciare via del Collegio Romano (AGI - Agenzia Italia)

Fatto il doveroso omaggio al trionfo di Jannik Sinner agli Us Open, "i giornali tornano alla loro passione. Per un verso, come li vogliamo chiamare?, gli ultimi schizzi da Pompei, sulla signora Boccia, con Repubblica che cerca di dire che no, il caso ancora non è chiuso. (Liberoquotidiano.it)

Boccia e la ricerca di visibilità: dimenticate i 15 minuti di Warhol, lei non si accontenta di 15 giorni

Con un nuovo post su Instagram l’imprenditrice prende ancora di mira l’ex ministro della Cultura che intanto, con i suoi legali, prepara la denuncia contro la sua ex amante. Nuovo attacco di Maria Rosaria Boccia contro Gennaro Sangiuliano (la Repubblica)

Chi tocca Maria Rosaria Bocca ne esce a pezzi. Vale per il ministro costretto alle dimissioni, vale per il povero marito che ancora non è riuscito a liberarsene e vale per i giornalisti che l’hanno avuta tra le mani. (Liberoquotidiano.it)

Altro che quindici minuti di celebrità: quindici giorni e nemmeno le bastano! Diciamo la verità: un po' tutti, dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano e aver pagato pegno con l'intervista a In Onda, speravamo di poter voltare pagina. (Secolo d'Italia)