A Gaza cancellate due famiglie. Netanyahu inizia a temere l’arresto

Non è previsto Natale in Palestina, per il secondo anno consecutivo. A ricordarlo è stato ieri l’attacco a un villaggio cristiano in Galilea, Fassouta: un israeliano ha sfregiato una statua della Madonna e ha danneggiato altre decorazioni. Fermato dagli abitanti, è stato consegnato alla polizia. Nelle stesse ore, in Cisgiordania, un gruppo di coloni prendeva d’assalto una moschea a Marda, vicino Salfit: l’edificio è stato dato alle fiamme e sulle pareti sono stati lasciati slogan razzisti. (il manifesto)

Su altri media

I feriti dall'inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte. Il giorno dopo, dopo il ritiro di Hamas con gli ostaggi israeliani portati dentro la Striscia di Gaza, il governo guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato di guerra avendo come obiettivo ufficiale la loro liberazione e la cancellazione definitiva di Hamas. (LaC news24)

Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online, citando la difesa civile palestinese, secondo cui la maggior parte delle vittime sono bambini. (Sky Tg24 )

Rimane un solo ospedale operativo nel nord, l’al Ahli, ma funziona a regime ridotto per i continui raid di droni e i colpi di artiglieria pesante che ne hanno danneggiato la struttura. Israele è molto vicina a raggiungere lo scopo di rendere totalmente inabitabile (per i palestinesi) il nord della Striscia di Gaza (il manifesto)

Media, 'raid israeliano a Gaza, almeno 8 morti'

Sui nuovi padroni della Siria gli occhi puntati del mondo, con la fiducia sospesa fra speranza e scetticismo. Esibendo nuovamente la volontà di normalizzare il disastrato Paese nel dopo-Assad, i ribelli vincitori di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) hanno assicurato che il prossimo passo sarà lo scioglimento delle fazioni armate, la loro per prima, per integrarle tutte in un futuro esercito regolare. (La Stampa)

Jolani, “Sfiniti dalla guerra, non minacciamo l'Occidente” In essa al-Jolani (vero nome, Ahmed al-Sharaa) torna a chiedere la fine delle sanzioni imposte a Damasco. (la Repubblica)

Funzionari sanitari palestinesi hanno affermato che gli attacchi militari israeliani nell'enclave hanno ucciso oggi in totale 15 persone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)