La dittatura nicaraguense condanna il vescovo Rolando Alvarez a 26 anni di carcere
La dittatura di Daniel Ortega in Nicaragua ha condannato venerdì 10 febbraio il Vescovo di Matagalpa, Mons. Rolando Álvarez Lagos, a 26 anni e 4 mesi di carcere, accusato di essere un “traditore della patria”. La sentenza contro il vescovo Rolando Álvarez arriva appena un giorno dopo che la dittatura ha deportato negli Stati Uniti 222 prigionieri politici. Il vescovo Álvarez si è rifiutato di salire sull'aereo con i deportati, secondo quanto ha spiegato lo stesso dittatore Ortega esecondo quanto riportato da ACI prensa nel dettaglio. (ACI Stampa)
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Rolando Álvarez, a cui voglio tanto bene, condannato a 26 anni di carcere”. Le parole del Papa, assieme ai messaggi di vicinanza e preghiera che stanno giungendo da molte parti (tra cui dal Consiglio episcopale latinoamericano - Celam), fotografano la fortissima impressione suscitata dalla durissima condanna a 26 anni subita da mons. (Servizio Informazione Religiosa)
Dopo mesi di silenzio, davanti alla sorte del vescovo del Nicaragua (condannato a 26 anni di carcere perchè si è rifiutato di essere esiliato negli Stati Uniti assieme ai 222 prigionieri politici fatti salire su un aereo diretto negli Usa dal dittatore Ortega), Papa Francesco ha perso la pazienza condannando con forza, durante l'Angelus, le violenze reiterate che da tempo scuotono il paese latinoamericano. (ilmessaggero.it)
Una sentenza letta da un giudice della Corte d'appello ha dichiarato Alvarez, 56 anni, vescovo di Matagalpa, "un traditore della patria" e ha stabilito che non uscirà di prigione fino al 2049. (Famiglia Cristiana)
"Chiedo a voi la vostra preghiera. "Le notizie che giungono dal Nicaragua mi hanno addolorato non poco. (l'Adige)
In questi anni segnati da una repressione mai vista contro la Chiesa in Nicaragua, costata espulsioni (persino al nunzio apostolico), intimidazioni a sacerdoti e suore, senza escludere la galera a vescovi e religiosi, Papa Francesco ha scelto di non criticare apertamente, nè condannare il dittatore sandinista Ortega ma di optare per il dialogo sotterraneo anche se finora sembra non avere dato frutto. (ilmessaggero.it)
Felipe Herrera-Espaliat - Città del Vaticano Di fronte all'aggravarsi della situazione sociale e politica in Nicaragua, dopo la recente espulsione dal Paese di oltre 220 oppositori del regime del presidente Daniel Ortega e la condanna a più di 26 anni di carcere del vescovo Rolando Álvarez, diversi episcopati del mondo hanno reagito con preoccupazione e solidarietà verso la situazione dei cittadini e della Chiesa cattolica in quel Paese. (Vatican News - Italiano)