Cantù, Piantedosi inaugura immobile confiscato alle mafie
Il ministro: "Iniziativa di grandissimo valore materiale e sociale" Inaugurata a Cantù, in provincia di Como, la nuova destinazione dell’immobile sito in via Cesare Cantù 4, uno spazio sequestrato alla ‘ndrangheta e consegnato alla Azienda Speciale Consortile Galliano per progetti di carattere sociale, tutela di minori, inserimento lavorativo e inclusione. “È un’iniziativa di grandissimo valore materiale e sociale, ed è esemplare perché oltre a essere una grande opera di riqualificazione ha un grande valore simbolico, dà quell’immagine concreta di trasformare i patrimoni mafiosi in qualcosa di utile per la società”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi alla cerimonia. (LaPresse)
Su altre fonti
Scagliandosi anche contro Don Ciotti, per il quale il progetto per collegare Sicilia e Calabria potrebbe creare nuovi canali di comunicazioni tra le cosche dei due territori. (Virgilio Notizie)
Agenzia (La Sicilia)
Una storia fatta di centinaia di incontri nelle scuole, di approfondimento e di studio, di supporto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, di sostegno all’azione di decine di cooperative ed enti del terzo settore impegnati sul territorio italiano a riutilizzare i beni e le aziende confiscate alle mafie». (Avviso Pubblico)
Esprimiamo solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti dopo gli insulti che gli ha rivolto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Estrapolare una frase dal contesto generale nel quale è stata pronunciata può, in talune circostanze, deviare il significato delle cose, fino a legarle a logiche e usi impropri. (Arci)
La partecipazione a “RePlay” è aperta a tutti, sia adulti sia bambini, e l’ingresso sarà possibile mediante la consegna di un imballaggio in plastica o in alluminio. Una scelta simbolica che riflette l’obiettivo principale dell’iniziativa, ossia sensibilizzare sul tema della raccolta differenziata e del riutilizzo dei materiali di scarto. (Corriere di Lamezia)
Salvini lo ha chiamato “un signore in tonaca”. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini infatti rifiuta l’idea a tal punto che è arrivato ad attaccare don Luigi Ciotti, il fondatore e presidente di Libera, il cui impegno contro la criminalità organizzata va avanti da trent’anni. (Il Fatto Quotidiano)