Vw, la bomba del costo del lavoro: 51% in più rispetto ai concorrenti Ue
Il Gruppo Volkswagen è alle prese con una bomba pronta a esplodere. Con un nuovo ciclo di negoziati in arrivo da domani, l’azienda è chiamata a confrontarsi con costi del lavoro nettamente più elevati rispetto ai principali concorrenti europei, una condizione che mette sotto pressione la sostenibilità delle attività in Germania. L’obiettivo del management è tagliare 17 miliardi di euro. Le ipotesi a cui si guarda? La chiusura di tre stabilimenti del marchio Vw in Germania, decine di migliaia di licenziamenti , tagli del 10% ai salari, un congelamento degli stipendi per due anni. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Numeri dietro i quali si annidano buona parte dei problemi di Volkswagen, sfociati nel drastico piano di tagli per complessivi 17 miliardi, che comprende anche la decurtazione del 10% degli stipendi e una revisione del sistema dei bonus. (il Giornale)
E a Wolfsburg, davanti al quartier generale della Volkswagen, ieri hanno issato i loro cartelli, srotolato i loro striscioni: ‘Tutte le fabbriche devono restare’ oppure ‘Futuro al posto dei licenziamenti di massa’. (la Repubblica)
Il sindacato conferma quanti minacciato alla dirigenza VW: “Da dicembre scioperi di avvertimento”. (Motorisumotori.it)
Volkswagen sta affrontando un momento molto delicato a causa della necessità di applicare un'importante riduzione dei costi. Ne abbiamo parlato tante volte nelle ultime settimane e abbiamo anche raccontato di come siano molto tesi in questo momento i rapporti con i sindacati visto che il piano potrebbe includere anche licenziamenti e chiusure di impianti in Germania (HDmotori)
Alla vigilia di una nuova sessione di negoziati con la dirigenza di Volkswagen il sindacato Ig Metall e il consiglio aziendale hanno presentato la proposta di ridurre i costi del lavoro di circa 1,5 miliardi di euro in vista del prossimo round di colloqui di contrattazione collettiva con la direzione. (il manifesto)
Il management chiede tagli per 17 miliardi di euro. A breve ripartono i negoziati. In Italia l'indotto vale 2 miliardi l'anno (StartupItalia)