NBA: 5 curiosità della notte che vi siete persi. Jokic da 61 e tripla doppia ma Westbrook rovina tutto, disumano Curry

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LeBron James: "Il sorpasso a Jordan? Un onore, è il più grande di sempre" Ecco la regular season NBA 2024-25 , una maratona di 82 partite che porterà ai playoff e alle Finals, l'atto conclusivo con la consegna del Larry O'Brien Trophy. Si riparte dai Boston Celtics campioni in carica, ma tanti sono pronti a detronizzarli: dalle ambiziose Knicks e 76ers a Est, passando per i giovani Thunder, i grintosi Timberwolves, i Mavs di Doncic e i Nuggets dell'MVP Jokic. (eurosport.it)

Ne parlano anche altri giornali

I Milwaukee Bucks tornano a sorridere dopo quattro sconfitte consecutive, imponendosi per 133-123 sui Phoenix Suns. Ma la notte Nba è tutta per Steph Curry, che trascina i Golden State Warriors al successo per 134-125 sui Memphis Grizzlies. (La Gazzetta dello Sport)

Il lungo ha cercato di trascinare i Denver Nuggets contro i Minnesota Timberwolves, ma la partita – conclusasi solamente al termine del secondo tempo supplementare – ha visto i Wolves uscire con una W grazie allo score finale di 139-140. (nbareligion.com)

DENVER (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La notte stellare di Nikola Jokic e due overtime non bastano ai Nuggets, alla Ball Arena passa Minnesota con due liberi su tre di Alexander-Walker a 0″1 dalla fine dell’ultimo supplementare per il 140-139 finale. (Il Quotidiano del Sud)

Jokic non è un caso isolato: tutti i disastri dei general manager Nba

C’è sempre Anthony Edwards a rovinare i piani di Nikola Jokic e dei Denver Nuggets. Alla Ball Arena, la squadra di coach Mike Malone perde al doppio overtime 139-140 nonostante la prestazione leggendaria del tre volte MVP da 61 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. (Dunkest)

La nota davvero stonata nella notte leggendaria vissuta da Nikola Jokic sta nel risultato della sfida con Minnesota, vinta dai Timberwolves per 139-140 dopo due tempi supplementari, ma l’esito della gara non toglie nulla all’ennesima prestazione strepitosa del serbo. (Sky Sport)

Com’è possibile? Abbiamo ancora negli occhi la prestazione epocale di Nikola Jokic da 61 punti, 10 rimbalzi e 10 assist contro Minnesota. I Wolves hanno avuto il merito di non essersi mai arresi al centro serbo in serata d’ispirazione da Michelangelo dei canestri, però Denver ci ha messo tanto del suo. (La Gazzetta dello Sport)