Il piano Mattei: tra energia e migrazioni, quale sviluppo dopo il summit ItaliAfrica?

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il Dolomiti INTERNO

Di Giacomo Pallante, docente della Scuola di Studi Internazionali e del Dipartimento di Sociologia Il Continente Africano: da sempre nell’immaginario comune è un’area del mondo associata a povertà e conflitti, oltre a luogo di partenza di migrazioni internazionali. Eppure, sempre di più, è un’area a cui le altre regioni del mondo guardano non solo per la ricchezza delle risorse naturali, ma anche in previsione dell’accelerazione demografica ed economica stimata per il continente. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre testate

Qui nessuno ne ha parlato. Il vertice Italia-Africa era troppo lontano dalla situazione politica del Paese per sperare di lasciare qualche traccia. Il Niger, dal colpo di stato del passato luglio, è attualmente in ‘osservazione giuridica’ da parte della Comunità Internazionale. (Il Fatto Quotidiano)

Un cambio di strategia reale o semplicemente una tattica di comunicazione? Questo è il quesito che in tanti si stanno ponendo a valle del vertice Italia-Africa che si è tenuto pochi giorni fa a Roma, durante il quale sono stati presentati dalla presidente Giorgia Meloni i presupposti essenziali del Piano Mattei. (Tempi.it)

Il Vertice, primo appuntamento internazionale della Presidenza italiana del G7, si è tenuto in Senato, alla presenza delle Istituzioni europee e internazionali e con la partecipazione della maggior parte dei Paesi appartenenti all’Unione Africana. (LaGuida.it)

Otto considerazioni sul Piano Mattei di Meloni per l'Africa. L'analisi di Riccardo Pennisi, analista geopolitico. 1. L’interesse per il grande continente a meridione dell’Europa è meritorio e necessario per l’Italia – proiettata dal punto di vista geografico e culturale verso il Mediterraneo, il Vicino Oriente e l’Africa, ma spesso impegnata a dimenticarselo. (Start Magazine)

Sondaggi TP: Sì a piano Mattei. Spaccatura su autonomia differenziata Torniamo con il sondaggio della settimana relativo alle questioni di stringente attualità. Nell’ultimo sondaggio (con rilevazioni effettuate tra 30 gennaio e 1 febbraio con un campione basato su 3.800 interviste CAWI) abbiamo chiesto del piano Mattei, del rimpolpamento dei ranghi armati voluto dl ministro Crosetto, del caso Salis e, infine, l’opinione sull’autonomia differenziata. (agenzia giornalistica opinione)

“Nel prossimo futuro ci sono investimenti enormi: i corridoi energetici di collegamento con l’Africa, i gasdotti, le fibre digitali che connettono tre continenti, lo sviluppo delle energie alternative e Gela deve essere al centro del piano nazionale e mondiale. (quotidianodigela.it)