“Gli abusi sono crimini come quelli del Re Erode”

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Francesco ha anche ricordato il fenomeno delle “adozioni forzate”, avvenute in Belgio tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso. Spesso la famiglia e altri attori sociali, compresa la Chiesa, hanno pensato che per togliere lo stigma negativo, che a quei tempi colpiva la madre non sposata, fosse preferibile che suo figlio o sua figlia venissero adottati. Ci furono persino casi nei quali ad alcune donne non venne data la possibilità di scegliere se tenere il bambino o darlo in adozione. (RSI.ch Informazione)

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Da popolo noto per i disperati pellegrinaggi all’Autogrill o al bar dell’aeroporto per bere “l’ultimo caffè buono” prima attraversare il confine per un qualsiasi breve viaggio all’estero, non possiamo non sentirci in sintonia con Papa Francesco: dopo il viaggio apostolico tra Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore è già impegnato in un altro tour e, nonostante fosse in una nazione non certo nota per la sua attenzione alla caffetteria come il Lussemburgo, non ha resistito alla tentazione di un espresso italiano. (Dissapore)

"Le drammatiche vicende degli abusi su minori" sono "una piaga che la Chiesa sta affrontando con decisione e fermezza ascoltando e accompagnando le persone ferite e attuando in tutto il mondo un capillare programma di prevenzione". (Il Sole 24 ORE)

Bénédicte Lemmelijn è la decana della Facoltà di Teologia e Studi religiosi dell’Università Cattolica di Lovanio, il più antico ateneo cattolico d’Europa e del mondo che festeggia i 600 anni dalla sua fondazione per volontà di Martino V. (Vatican News - Italiano)

IL VIDEO. In Belgio il dramma delle adozioni forzate, parla una vittima

Eppure le parole di giovedì 26 settembre di Papa Francesco appena arrivato in Lussemburgo indicano l’unica soluzione possibile: «oneste trattative» e «onorevoli compromessi». Accadde già con Benedetto XV oltre cento anni fa quando denunciò «l’inutile strage». (L'Eco di Bergamo)

Parlando nella prestigiosa Università Cattolica di Lovanio, che celebra i suoi 600 anni, Francesco ha detto che «la formazione culturale, infatti, non è mai fine a sé stessa e le Università non devono correre il rischio di diventare delle “cattedrali nel deserto”; esse sono, per loro natura, luoghi propulsori di idee e di stimoli nuovi per la vita e il pensiero dell'uomo e per le sfide della società, cioè spazi generativi. (Il Sole 24 ORE)

La donna, 50 anni, sta cercando di capire in quali condizioni la sua madre biologica, all'epoca adolescente, fu portata a Dunkerque da suore belghe provenienti da Lommel - a più di 200 chilometri di distanza - per dare alla luce una bambina che non avrebbe mai più rivisto. (il Dolomiti)