Israele non si ferma in Libano. Libia paralizzata. Telegram più trasparente | Podcast

La seconda giornata di violenti bombardamenti israeliani sul Libano, per colpire gli arsenali di Hezbollah. Una nuova possibile emergenza in Libia. E i cambiamenti in arrivo sulla piattaforma Telegram, famosa finora per la tutela della privacy dei suoi utenti. È di questi argomenti che ci occupiamo oggi in «Giorno per giorno», il nostro podcast quotidiano con le notizie più importanti delle ultime 24 ore raccontate da Davide Frattini, Federico Fubini, Paolo Ottolina. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questa volta sono 87 i capi di stato e 45 i capi di governo che hanno annunciato la loro partecipazione all’apertura della settantanovesima riunione che si svolge nell’arco della settimana preceduta da un altisonante “Summit del Futuro” destinato a non lasciare traccia se non a gonfiare le tesi degli studenti di Scienze Politiche. (Vita)

Come rivela il Jerusalem Post, durante un discorso alla Brigata 7, Gordon ha sottolineato che le loro azioni devono permettere agli oltre 60mila residenti del nord di Israele, evacuati dalle loro case da quasi un anno, di tornare nelle loro abitazioni in sicurezza. (il Giornale)

1 "Non ci aspettavamo una escalation di questo tipo, dall'esplosione dei dispositivi elettronici ad oggi è accaduto tutto in maniera così rapida e imprevedibile. (Fanpage.it)

Il suo nome campeggia da giorni sulle homepage dei media di tutto il mondo, per via dell'inasprimento del conflitto con Israele e dei pesanti raid che quest'ultimo ha lanciato contro il Libano. Ma Hezbollah continua a restare soltanto un nome per tante persone, nonostante sia un protagonista cruciale dell'equilibrio compromesso in Medio Oriente. (QuiFinanza)

La supercella, un particolare tipo di temporale caratterizzato dalla presenza di un mesociclone, ha raggiunto il suo apice su Oklahoma City, dove si sono verificate le maggiori devastazioni. (Meteo Italia)

Roma, 25 set. Lo ha detto il ministro della Salute libanese, Firas Abiad, citato dai media locali. (Agenzia askanews)