Turchia, Tocci (Iai): ''Permissività internazionale consente a Erdogan passo verso autoritarismo''
E' un contesto di ''permissività internazionale'' che sta dando al presidente turco Recep Tayyip Erdogan la possibilità di compiere ''un altro passo verso l'autoritarismo''. Incarcerando Ekrem ''Imamoglu, l'unico esponente dell'opposizione che può davvero battere l'Akp ed Erdogan''. E mettendo in atto una ''repressione sempre più dura delle proteste''. Lo spiega all'Adnkronos Nathalie Tocci, direttrice dell'Istituto affari internazionali (Iai), sottolineando che ''siamo a un crocevia'' e occorre ''attendere per capire se si è superata la linea rossa invisibile che porta a un punto di non ritorno''. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri media
Per Recep Tayyip Erdogan soltanto con la presenza del suo Paese sarebbe possibile parlare di una forza equa e giusta per tutti. Con la consueta spregiudicatezza candidava la sua Turchia come sede ideale per ospitare i colloqui di pace, dicendosi pronto a schierare truppe a Kiev all’interno di una missione internazionale. (Panorama)
Episodio 46125 marzo 2025 Turchia: cosa c’è dietro alla nuova svolta autoritaria di Erdogan di Alberto Magnani e Enrico Marro (Il Sole 24 ORE)
Altri, un po’ meno giovani, hanno visto infrangersi il sogno di un Paese migliore già nel 2013, durante le proteste di Gezi Parki. Sono giovani, molti di loro hanno conosciuto solo una Turchia guidata da Erdogan. (Corriere del Ticino)
Coglie il dubbio, che è una mezza certezza, che quella vecchia volpe di Recep Tayyip Erdogan abbia sincronizzato i tempi della sua apertura all'Europa sulla difesa dell'Ucraina e dell'arresto del suo rivale politico numero uno: non si permetteranno di crearmi problemi su faccende interne proprio adesso che hanno bisogno di me per questioni internazionali delicatissime, deve aver ragionato il presidente turco traendo il dado che ha portato in galera Ekrem Imamoglu. (il Giornale)
Molte le polemiche per il palazzo presidenziale di 1000 stanze che si è fatto costruire. Siamo ormai abituati alle crescenti manie di grandezza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che vuol fare del suo Paese il centro del mondo non accontentandosi del ruolo di potenza regionale che già svolge. (Nicola Porro)
Pur senza mai aver abiurato le ambizioni di ricostituzione di un proprio spazio geopolitico neo-ottomano, Erdoğan sembra al momento aver ben compreso l’importanza di superare gli ostacoli politici che potrebbero frenare questo riavvicinamento con l’Europa. (Treccani)