Alluvioni e terremoti, la polizza è d’obbligo

Alluvioni e terremoti, la polizza è d’obbligo

Dalla fine di marzo entra in vigore l’obbligo delle polizze anticatasfrofe, obbligatorietà che coinvolge il mondo delle imprese. ’Tutela il tuo business’ è il titolo del seminario che si svolto l’altro giorno nella sede di Confcommercio, in città. "Il nostro ruolo come Confcommercio – dice Marco Amelio, presidente provinciale di Confcommercio Ferrara – è quello sempre più di erogare consulenze oltre che servizi che permettano non solo di accompagnare gli imprenditori ma di prevedere e scegliere i percorsi più adeguati: dal credito, alla sicurezza sul lavoro, dagli aspetti assicurativi al welfare ampliando la platea degli strumenti già forniti fin dalla nostra fondazione nel 1946 (il Resto del Carlino)

Su altri media

Confartigianato "ha calcolato un impatto economico di almeno 2 miliardi per le micro e piccole imprese che sottoscriveranno" le polizze assicurative per calamità naturali ed eventi catastrofali e avverte che "a fronte di questo esborso, ad oggi non vi è certezza sui beni da assicurare, su quali danni verranno risarciti, sulla confrontabilità delle offerte da parte delle assicurazioni". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Entro la fine del mese quattro milioni di imprese - sono interessate tutte le realtà che hanno iscritti a bilancio terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali - devono stipulare un contratto per coprirsi contro i rischi legati alle calamità naturali. (ilmessaggero.it)

L’espressione «entro il 31 marzo» significa che la data ultima entro cui stipulare una polizza a copertura dei rischi catastrofali è proprio il 31 marzo. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Polizze calamità, l’obbligo parte fra tanti dubbi (e resta l’ipotesi rinvio)
Polizze calamità, l’obbligo parte fra tanti dubbi (e resta l’ipotesi rinvio)

Confesercenti Nazionale ha già sollevato da giorni il problema, sottolineando che sarebbe “una corsa contro il tempo soprattutto per le circa 1,5 milioni di attività del commercio, del turismo e dei servizi che esercitano in un locale in affitto”. (ROMA on line)

Una corsa contro il tempo, soprattutto per le circa 9.000 attività del commercio, del turismo e dei servizi che esercitano in un locale in affitto. Le norme non prevedono sanzioni se non ci si adegua all’obbligo. (CremonaOggi)

Il termine potrebbe essere rinviato di pochi mesi, anche perché il mondo delle imprese è in pressing: si sta studiando una nuova proroga, dopo quella che aveva già fatto slittare l’originaria data del 31 dicembre 2024. (NT+ Enti Locali & Edilizia)