Meloni: "Sconvolta da reazione sinistra su Ventotene"

Su Ucraina la presidente del Consiglio dice: "Abbiamo mantenuto l'aiuto a Kiev e parlato anche di ricostruzione" "Ventotene? Non ho insultato nessuno". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi, giovedì 20 marzo, parlando ai cronisti a margine del Consiglio Ue di Bruxelles a proposito delle polemiche dell'opposizione dopo la lettura di ieri del testo del Manifesto in aula alla Camera (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

E all’aula della Camera dei deputati dove ieri si è scatenata una nuova bagarre. – Lo scontro sulle parole pronunciate ieri da Giorgia Meloni citando il Manifesto di Ventotene non si è fermato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si accendono gli animi anche in Senato all'indomani della bagarre alla Camera dopo le parole della premier, Giorgia Meloni, sul manifesto di Ventotene. "Ciò che è avvenuto ieri alla Camera sul manifesto di Ventotene da parte della presidente del Consiglio è grave per la democrazia, per l’Europa, e se ne debba parlare in Aula", ha detto la capogruppo al Senato di Italia Viva, Raffaella Paita, in apertura di seduta. (Il Sole 24 ORE)

temo di dover dissentire dalla sua avversione al manifesto di Ventotene, seppur nel rischio di essere bannato a vita dal suo pregevole sito. Mi sono letto il manifesto di Ventotene e sono rimasto totalmente convinto della bontà di quanto scrive, specialmente in un momento in cui il ciarlare proveniente dalla piazza romana la fa da padrone. (Nicola Porro)

"Insulta e manipola il Manifesto di Ventotene". La sinistra schiera pure Saviano contro Meloni

E cita i passi contro proprietà privata e democrazia. Il premier: «Spero che non abbiate letto il manifesto perché sarebbe spaventoso». (La Verità)

I Ventisette, in queste ore, si sono incontrati per stabilire quale direzione prenderà l'Ue nell'immediato futuro, tra sostegno a Kiev e RearmEu, ma anche sulle politiche economiche che dovranno sopportare il peso di una neccessaria ripartenza industriale dell'Unione. (il Giornale)

Tra i difensori del Manifesto anche Antonio Scurati, che durante un incontro letterario si domanda se per Meloni l'Europa "non è mica quella degli antagonisti, quella che teneva imprigionati Spinelli, Rossi e Colorni?" (il Giornale)