Aggressioni in sanità. Smi: “Occorrono nuove assunzioni e una grande campagna di sensibilizzazione verso i cittadini”

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Quotidiano Sanità SALUTE

Aggressioni in sanità. Smi: “Occorrono nuove assunzioni e una grande campagna di sensibilizzazione verso i cittadini” Per lo Smi servono investimenti per rafforzare la sanità, ospedaliera e territoriale, e valorizzare le professionalità. Ma “la questione sicurezza sui luoghi di lavoro deve diventare, inoltre, uno dei parametri che concorrono al raggiungimento degli obiettivi dei Direttori Generali di ASL e degli ospedali”. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altri giornali

Aggressioni ai medici, i sindacati a Schillaci: così si fermano le violenze (- DottNet)

Il presidente Eugenio Giani rilancia l’opportunità a proposito di una polizia regionale, che oggi non c’è: “un nucleo anche ristretto ma flessibile”. (LuccaInDiretta)

Le politiche economiche e sociali messe in campo negli ultimi anni, che hanno contrapposto gli interessi materiali dei cittadini, favorendone una parte a discapito della maggioranza e, più in generale, l’allontanamento della politica governativa dai veri bisogni delle persone, con incapacità a darne le dovute risposte, hanno aggravato la situazione. (NTR24)

Il Collegio italiano dei primari di Oncologia medica ospedaliera (Cipomo) “esprime la sua preoccupazione per la recrudescenza degli atti di violenza verbale e fisica subiti dai professionisti sanitari”. (Sanità24)

"La Regione dovrebbe avere una polizia regionale, un nucleo anche ristretto che in questo momento ad esempio aiuterebbe tantissimo nei luoghi più delicati in cui si riscontrano più fenomeni di questo tipo e dove potrebbero interdire sul nascere le aggressioni agli operatori sanitari". (LA NAZIONE)

Nel mese di agosto, un’indagine condotta da Amsi, Umem e il movimento Uniti per Unire ha evidenziato una situazione allarmante: non è trascorso un solo giorno senza che un medico o un infermiere subisse violenze fisiche, con l’80% dei casi riguardanti donne. (la VOCE del TRENTINO)