Nino Frassica a Striscia la Notizia con Michelle Hunziker e Velino: il gatto scomparso e la moglie denunciata
Due coppie inedite per la nuova stagione di Striscia la Notizia. Dietro alla scrivania più irriverente della Tv, insieme a una veterana del programma come Michelle Hunziker, ci sarà Nino Frassica, al debutto nella conduzione del Tg satirico di Antonio Ricci. L’esordio del comico siciliano non sarà però l’unica novità della trasmissione pronta al ritorno nella serata di lunedì 23 settembre. Per la prima volta dopo 37 anni, infatti, ad esibirsi sul bancone ci sarà anche un Velino. (Virgilio Notizie)
Su altri giornali
Anni 36, edizione 37: numeri non indifferenti per Striscia la notizia, il tg satirico di Canale 5, ideato da Antonio Ricci nell’ormai lontano 1988, ripartito questa settimana nella consueta fascia del cosiddetto access prime time, lo spazio sul quale le reti televisive puntano e investono per lanciare il programma di prima serata. (Avvenire)
Nato a Viareggio, in Toscana, da mamma cilena e papà napoletano, oggi ha 37 anni e si definisce un 'figlio del mondo' dato che per lavoro ha vissuto in tantissime città, in Europa e negli Stati Uniti, e parla fluentemente spagnolo e inglese, oltre all'italiano. (Adnkronos)
Tante le novità, tra queste anche i nuovi ballerini che saranno un uomo e una donna. Tutte le novità In attesa di seguire la diretta dalle 20.35 su Canale 5 scopriamo qualcosa in più su di lui. (ilmessaggero.it)
Pagelle ascolti tv, top e flop di ieri: Amadeus “crolla” sul Nove (il Suzuki Music Party al 4,6%), Sempre al tuo fianco tentenna A inaugurare il bancone ci saranno un'inedita coppia di conduttore: Michelle Hunziker e Nino Frassica (ilmessaggero.it)
Parte stasera in tv, lunedì 23 settembre su Canale 5 la 37esima edizione di Striscia la Notizia. Gianluca Briganti è il Velino. (ilgazzettino.it)
Tante novità importanti e tanti punti a favore della nuova stagione di Striscia la notizia, su tutti l’arrivo di Fabrizio Gatti, uno dei migliori giornalisti di inchiesta italiani. Antonio Ricci si converte al woke washing e la “voce della complottezza” diventa voce della compostezza. (MOW)