Unicredit si oppone alla Bce ma il governo non condivide
Il governo Meloni ha fatto sapere informalmente di non essere coinvolto in alcun modo nella richiesta di chiarimenti presentata da Unicredit alla Corte di Giustizia Ue riguardo i termini fissati dalla Bce per l'uscita dalla Russia. Lo scorso primo luglio, infatti, l'istituto guidato da Andrea Orcel ha presentato un ricorso per avere chiarezza sugli «obblighi stabiliti dalla Banca centrale europea sulla ulteriore riduzione dei rischi associati alle attività in Russia». (il Giornale)
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Un’altra chiusura della filiale Unicredit getta sconcerto nei cittadini: cosa sta succedendo al gruppo bancario? (IlCorrierino.com)
Secondo quanto riportato da diverse testate, UniCredit ha chiesto di congelare i requisiti imposti dalla Banca Centrale Europea. Le sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia, infatti, lasciano poche alternative: o le banche vendono le loro attività a prezzi stracciati o devono pagare le multe imposte dall’Unione Europea. (Bluerating.com)
Le banche dell’Europa intera sono a rischio e a dircelo sono i numeri che le riguardano. Sono molti i dubbi, a livello economico, che il popolo europeo nutre nei confronti di quelli che sono gli istituti bancari sparsi su tutto il territorio. (Sicilianews24)
Tra Unicredit e la Bce siamo finiti alle carte bollate. Un esito prevedibile ma comunque clamoroso. Sono passati mesi da quando dall’Eurotower hanno cominciato a chiedere, nell’ambito dei loro poteri di supervisione, alla banca italiana di ridurre e dismettere l’attività bancaria in Russia (Start Magazine)