Ue, destre respinte: “Accelerare sull’auto elettrica, ma deve costare di meno”

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Vaielettrico.it INTERNO

“La nuova Commissione svilupperà un piano per l’auto, concentrato sull’elettrico. Ma occorre una industria delle batterie europee e che le auto elettriche costino meno“. Così il Commissario uscente Nicolas Schmit in un evento che si è tenuto a Monza, confermando che Bruxelles non cambia strategia sull’automotive. E non intende rallentare il passaggio all’elettrico, nonostante i tentativi dei partiti della destra di rallentare la transizione. (Vaielettrico.it)

Ne parlano anche altre testate

Un po’ di trumpismo non guasta, avranno pensato in Commissione Ue oggi. La vicepresidente con delega alla Concorrenza, Margrethe Vestager, in sessione pubblica al Consiglio Ue della Competitività ha infatti dichiarato che il «futuro dell’industria dell’automotive deve essere Made in Europe». (Italia Oggi)

Ora che la Commissione meno sostenuta della storia ha avuto il via libera dal Parlamento europeo, sarebbe il momento di analizzare cosa è successo nelle audizioni dei commissari europei che hanno determinato il malcontento. (Il Fatto Quotidiano)

Ma anche qui si manifesta l’esigenza di un salto di qualità”, spiega ancora Orlando. Poi ci sono state alcune posizioni individuali di segno diverso, come anche nei mesi precedenti. (Il Fatto Quotidiano)

Non serve l’appoggio di Meloni: il governo di von der Leyen è già il più a destra della storia Ue

Lo ha detto Paolo de Castro, professore ordinario di Economia e Politica Agraria all’università di Bologna ed ex ministro dell’Agricoltura, a margine del Forum Coldiretti in corso a Roma, a Villa Miani. (Agenzia askanews)

A detta però delle voci più informate di Bruxelles, la presidente della Commissione “avrà ancora più controllo su tutto”, come dice un alto funzionario. Certo non è il caso di toni trionfalistici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ho appena scritto un libro per documentare la crescente convergenza tra forze liberali e forze reazionarie occidentali, nel nome delle politiche liberiste e di quelle di guerra alla Russia oggi, e alla Cina domani. (Il Fatto Quotidiano)