Andrea Prospero istigato a togliersi la vita in diretta su Telegram: arrestato un diciottenne

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ChietiToday INTERNO

Un giovane arrestato e un altro indagato per la morte di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano trovato privo di vita lo scorso 29 gennaio in un appartamento nel centro di Perugia. La svolta è arrivata dalle indagini della Procura che questa mattina, 17 marzo, ha dato notizia dell'esecuzione di un'ordinanza cautelare agli arresti domiciliari per un diciottenne residente in provincia di Roma. Il ragazzo sarebbe ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio ai danni dello studente universitario, scomparso il 24 gennaio e poi ritrovato privo di vita il 29 in un b&b in via Del Prospetto. (ChietiToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il personale dell’hotel, non vedendo il cliente recarsi a completare la pratica del check out, così come previsto nella mattinata odierna, ha bussato insistentemente alla porta della stanza prima della triste scoperta. (Frosinone News)

Lunedì mattina la polizia di Stato di Perugia ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Perugia nei confronti di un 18enne residente a Roma, ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio ai danni dello studente universitario, al primo anno di Informatica. (umbriaON)

Ma il 18enne ora finito agli arresti domiciliari – è la convinzione degli inquirenti – ne avrebbe rafforzato il proposito, suggerendogli anche come avrebbe dovuto procedere. Non si dubita della sua volontà di togliersi la vita. (Il Fatto Quotidiano)

C'è una chat Telegram "particolarmente drammatica" agli atti dell'indagine sul suicidio di Andrea Prospero. (Tiscali Notizie)

Il 19enne, studente universitario di Lanciano, è stato trovato morto all'interno di un bed and breakfast di Perugia il 29 gennaio scorso. Una morte sospetta per i familiari del giovane che non hanno mai creduto al suicidio. (Liberoquotidiano.it)

Andrea era stato trovato morto in una stanza affittata nel centro città, dopo aver assunto una quantità eccessiva di farmaci. La presenza di tutti quei dispositivi elettronici e delle schede telefoniche ha da subito fatto pensare a un contesto più complesso di quello della tragedia personale. (Vanity Fair Italia)