Intervista. «Aperti spiragli anche per la Striscia. Ma dubito Israele saprà coglierli»
Gershon Baskin «Si è aperta una finestra di opportunità. Ma dubito che si riesca a coglierla». Per israeliani e palestinesi, il nome di Gershon Baskin è sinonimo di mediatore. Da 46 anni, l’attivista per la pace e analista, nato negli Usa da una famiglia ebrea dove ha vissuto prima di trasferirsi a Gerusalemme, non si stanca di annodare i fili fra i due popoli che la politica e il fanatismo fanno di tutto per spezzare definitivamente. (Avvenire)
La notizia riportata su altre testate
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan felice per la tregua raggiunta dallo Stato ebraico e Hezbollah in Libano. “Siamo soddisfatti dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Libano entrato in vigore questa mattina. (LAPRESSE)
Tacciono le sirene, dopo oltre un anno i cieli del nord di Israele rimangono sgombri dalle scie dei razzi e dalla minaccia dei droni. In Libano, l’aviazione di Gerusalemme effettua ancora voli di sorveglianza e ricognizione, ma le armi tacciono. (la Repubblica)
Libano-Israele, un cessate il fuoco che fa bene a entrambi Per Hezbollah ha trattato il vecchio Nabih Berri, speaker del Parlamento e leader di Amal, l’altro partito sciita libanese, visto che ancora ieri Israele stava dando la caccia a Naim Qassem, nuovo Segretario Generale di Hezbollah, con durissimi attacchi aerei nel cuore di Beirut. (RID)
Chi ha trattato. Al tavolo erano seduti Israele, il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri per conto di Hezbollah e i mediatori internazionali: in primo luogo gli Stati Uniti, rappresentati dall’inviato Amos Hochstein, e in un secondo momento la Francia di Emmanuel Macron. (Il Fatto Quotidiano)
Un sospiro di sollievo per il mondo e per Beirut, che ieri, alle prime luci dell’alba, si è risvegliata nel silenzio assordante del cessate il fuoco dopo una giornata in cui sono piovute centinaia di bombe. (ilmessaggero.it)
L'esercito israeliano ha emesso un divieto specifico e in un post sui social media ha elencato i 10 villaggi nel sud del Libano, alla frontiera con il nord di Israele, che al momento non sono accessibili alla popolazione. (Sky Tg24 )