Il nuovo libro del veterinario dei ricci: «Un fumetto per costruire un vero ospedale dove curarli»
Ninna è stata fortunata. L’uomo che si è trovata di fronte non era uno di quelli che sta contribuendo all’estinzione della sua specie. Per Ninna, cucciola di riccio rimasta orfana, l’incontro con Massimo Vacchetta, veterinario, è stata la sua salvezza. E questo minuscolo mammifero ha anche cambiato la vita di un uomo che, come ricorda lui ogni volta, stava «attraversando un momento buio. E invece un piccolo essere, insignificante per molti, mi ha fatto capire quanto mi ero inaridito, che le cose che contano non sono quelle materiali. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Recenti studi condotti sulla popolazione di ricci nel Regno Unito hanno fornito preziose informazioni su quando è opportuno intervenire per aiutare questi simpatici animaletti spinosi e quando è meglio lasciarli tranquilli. (Scienzenotizie.it)
Il declino stimato è stato tra il 35 e il 40 percento delle popolazioni misurate in Gran Bretagna, Svezia e Norvegia nell’ultimo decennio circa, ha affermato Rasmussen, ricercatrice della Wildlife Conservation Research Unit dell’Università di Oxford. (altovicentinonline.it)
Lo sa bene Massimo Vacchetta , veterinario nel settore dei bovini, che a otto anni dal fortunato 25 grammi di felicità (Sperling & Kupfer) torna con 75 Kg di felicità. Un fumetto, edito dal Pennino, nel quale Vacchetta e l’illustratrice Roberta Morucci riprendono la storia dell’incontro tra il veterinario e il riccio «Ninna», cambiando punto di vista: come spiega il titolo, ribaltando il peso di riferimento, a raccontare la vicenda questa volta è proprio l'animale. (Corriere della Sera)