L’Università degli Studi di Perugia protagonista in Europa con il progetto SafeH2OFarm

L’Università degli Studi di Perugia protagonista in Europa con il progetto SafeH2OFarm
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

(ricerca – 4 settembre 2024) Cambiare i paradigmi della fertilizzazione per rendere le coltivazioni, a partire da quelle di olivo e pomodoro, sempre più sostenibili, riducendo l’inquinamento delle falde e del suolo e la salinizzazione del bacino del Mediterraneo: è questo l’obiettivo del nuovo progetto europeo SafeH2OFarm, che vede l’Università degli Studi di Perugia – con il DSA3, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali coordinatore internazionale – tra i partner promotori in un’importante rete di enti di ricerca di Cipro, Croazia, Germania, Israele, Spagna e Turchia. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ne parlano anche altri giornali

La diagnosi e il trattamento precoce dell’autismo potrebbero essere vicini a una svolta. Rohde, professore di Ingegneria presso l’Università della Virginia. (Open)

Dalla ricerca scientifica arrivano nuovi possibili passi in avanti nella diagnosi e nel trattamento precoce dell’autismo. Un team di ricercatori multiuniversitario avrebbe infatti decifrato il codice genetico del disturbo, utilizzando l’Intelligenza artificiale. (Sky Tg24 )

L’Università per Stranieri di Perugia partecipa al progetto Edunext , Next Education Italia, che è stato presentato presso il Polo di Formazione Digitale dell’Unimore di Reggio Emilia. Finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca con oltre 22 milioni di euro, Edunext coinvolge trentacinque Atenei e cinque Istituzioni AFAM, con l’intento di creare un’offerta formativa digitale inclusiva e flessibile, capace di rispondere alle esigenze degli studenti e del mercato del lavoro. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Autismo: decifrato il codice genetico. Cosa cambia ora?

(Adnkronos) – Diagnosticare con certezza e curare l’autismo – e le condizioni neurologiche correlate – grazie all’intelligenza artificiale che rielabora in modo innovativo le immagini della risonanza magnetica al cervello. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La scoperta Una scoperta di grande rilievo che in breve tempo potrebbe ridurre drasticamente gli attuali lunghi tempi necessari per arrivare a una diagnosi corretta di autismo. Grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale i ricercatori dell'Università della Virginia hanno decifrato il codice genetico di questa patologia. (ilgazzettino.it)

Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il metodo di diagnosi dello spettro autistico, accorciando significativamente i tempi e permettendo di iniziare precocemente le terapie. Decifrato per la prima volta il codice genetico dell’autismo. (Ok Salute e Benessere)