La Russia si rafforza nel fianco Sud della Nato: armi di Mosca dalla Siria alla Libia. E il capo di Stato Maggiore italiano vola nel Paese

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I movimenti russi in Libia riportano il Paese al centro delle attenzioni della Nato e, soprattutto, dell’Italia. Non deve essere considerata casuale, così, la visita nel Paese del capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, volato sull’altra sponda del Mediterraneo per incontri istituzionali e per salutare i militari italiani della missione bilaterale Miasit a supporto al Governo di accordo nazionale libico (Il Fatto Quotidiano)

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Con l'incertezza di cosa accadrà alla base di Tartus dopo la caduta di Assad, la Russia sposta unità navali e assetti bellici nella Libia controllata da Khalifa Haftar. (Panorama)

L'imbarcazione civile faceva parte di un convoglio di navi russe partite dal Mar Baltico e dirette molto probabilmente verso il porto di Tartus, in Siria. La nave russa Ursa Major sembrerebbe alla deriva nel Mar Mediterraneo di fronte alle coste spagnole. (ilmessaggero.it)

«Dopo 53 anni, i russi hanno lasciato il paese – nota Cremonesi – Ora Mosca deve trattare con Ankara e chiederle il permesso affinché i suoi soldati possano rimanere nelle basi militari disseminate sul territorio». (Corriere TV)

La flotta russa per l’evacuazione delle basi in Siria è entrata nel Mediterraneo

Il patron comune è Putin. Tra la Libia orientale in mano al generale Haftar e la Siria di Assad c’era e ancor più oggi c’è un canale aperto. (La Stampa)

Le truppe russe via dalla Siria, caricati i blindati sugli aerei cargo 18 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Domenica sera una formazione di quattro navi speciali ha attraversato lo Stretto di Gibilterra: sono dirette verso il porto di Tartus, la grande installazione sulla costa di Latakia dove il comando di Mosca ha fatto confluire i mezzi e i soldati schierati fino a due settimane fa in tutto il Paese in difesa del regime di Bas… (la Repubblica)