Pogacar vince il suo quarto Giro di Lombardia consecutivo: prima di lui ci era riuscito solo Fausto Coppi

Ore 4 minuti e 58 secondi per fare un altro passo nella storia del ciclismo. Tadej Pogacar vince anche il Lombardia, giunto all'edizione 118. È il quarto consecutivo per lui. Ci era riuscito solo Fausto Coppi prima di lui, dal 1946 al 1949. Secondo arriva Remco Evenepoel con 3.16 di ritardo. soddisfazione per l'italiano Giulio Ciccone che chiude al terzo posto a 4 minuti e 31 secondi dallo sloveno (ilmattino.it)

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Roma, 12 ott. Settantacinque anni dopo Fausto Coppi, che aveva chiuso un 1949 mitico (prima doppietta Giro-Tour della storia) con il poker consecutivo nel Lombardia, lo sloveno imita il Campionissimo. (Agenzia askanews)

Tadej Pogacar, voto 10: quattro vittorie consecutive al Lombardia, come Fausto Coppi, ennesimo record in una stagione da sogno. Tutti attendevano lo scatto di Pogacar sulla Colma di Sormano, lo hanno visto tutti partire, nessuno lo ha inseguito. (OA Sport)

Tra gli elvetici, Marc Hirschi ha giocato di squadra nella sua UAE e ha chiuso 44o, con oltre 11’ di ritardo. Arrivo in solitaria per la seconda piazza anche per il campione olimpico belga, unico a provare a tenere il ritmo dell’extraterrestre in maglia arcobaleno, mentre il terzo posto è andato a Giulio Ciccone (RSI.ch Informazione)

Pogacar vince il Giro di Lombardia, è il quarto successo di fila: lo sloveno eguaglia Coppi

Zdravljica è la hit dell’anno 2024 del ciclismo, la canta Tadej Pogacar che prima le aveva cantate a tutti, come sempre, più di sempre. Altro assolo: dei 9.959 km percorsi nei suoi 58 giorni di gara nel 2024, Pogacar ne ha vissuti 967 in totale s… (la Repubblica)

Il britannico su Instagram ha scritto un post abbastanza polemico nei confronti della sua squadra: "Sono stato tolto dalla lista per il Lombardia. In bocca al lupo ai ragazzi" (Sky Sport)

La scelta è caduta sul numero 48: a 48 chilometri dal traguardo e a 6.600 metri dalla vetta della Colma di Sormano, il neocampione del mondo ha mollato la ruota dell’ultimo scudiero che gli era rimasto, Pavel Sivakov, dando una micidiale strattonata al gruppo di testa della Classica delle Foglie Morte e alle (poche) speranze dei rivali. (Corriere della Sera)