CINQUANTA SFUMATURE DI NULLA

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GLI STATI GENERALI INTERNO

Cinquanta sfumature di nulla Non è solamente quella vicenda pseudo sentimentale da cortile (che ci ha appassionato tutti in quest’inutile estate piena di allarmi per siccità, eventi estremi, Caronti africani, ponti messinesi, eccetera) che si vuol far passare per la realtà. È la superficialità con cui tutto viene trattato, come se non fosse così grave, alla fine, chi non ha avuto una sbandata. Se poi il matrimonio ufficiale funziona o no non è importante, sebbene il ritratto della famiglia modello sia inevitabilmente infranto, giurami che non è così e invece era così. (GLI STATI GENERALI)

Ne parlano anche altri giornali

Sangiuliano si è dimesso, la Meloni prima lo ha difeso, poi ha delirato del complotto contro il governo. Forse pensavano di “ammorbidire” la signora Boccia, ma non ci sono riusciti perché lei ha dimostrato di essere tosta, una vera “legionaria” per usare il loro frasario. (articolo21)

di Katia Regina Sì lo so, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo! Tocca a me fare chiarezza, una volta per tutte, su questa vicenda del ministro Sangiuliano. Affronterò la questione senza entrare troppo nel merito, ché tanto i dettagli pruriginosi sono in continuo divenire, e rischierei di bucare le novità del giorno. (Tp24)

C’è stato un tempo, lungo oltre 500 anni (dalla sconfitta dei Confederati a Marignano nel 1515), in cui la Svizzera è stata l’esempio mondiale di una Nazione neutrale. Triste epilogo di uno Stato che si è votato al suicidio quando ha de facto abolito il segreto bancario. (Il Giornale d'Italia)

La legge svizzera sull'approvvigionamento elettrico sicuro da fonti rinnovabili dovrebbe contribuire allo sviluppo dell'energia solare. Keystone / Urs Flueeler Clima e diritti umani, “la Svizzera non soddisfa i requisiti di politica climatica della sentenza di Strasburgo” (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

L’estate, iniziata con l’evocazione di un complotto giudiziario ai danni di Arianna Meloni e con la di lei pubblica ammissione dell’avvenuta separazione coniugale dal ministro Francesco Lollobrigida, si è dunque conclusa col chiacchiericcio sull’amante (presunta) di Gennaro Sangiuliano, con la relativa, stereotipata, evocazione di “menti raffinatissime” a guidare i passi, e soprattutto i messaggi social, della spregiudicata Maria Rosaria Boccia e, infine, con le dimissioni “spintanee” del ministro. (L'HuffPost)

È apparso chiaro che, nonostante l’evidenza della necessità di un passo indiet r o dell’ex ministro fin da subito, la premier abbia avuto un approccio oscillante in quella direzione, spinta soprattutto dalla volontà di non cedere a polemiche e richieste di forze di opposizione variamente identificate. (QUOTIDIANO NAZIONALE)