Quella spaccatura tra l’America urbana e rurale
Gli abitanti delle città hanno votato in maggioranza per Harris (60%), mentre più ci si avvicina alle zone rurali, più gli elettori hanno preferito Trump (64%). Questa spaccatura è antica: le città votano per i Democratici perché sono più diversificate, progressiste e con una maggiore istruzione (più aumenta il titolo di studio, più cresce l’orientamento di voto verso i Democratici). Le campagne votano per i Repubblicani per il loro attaccamento a valori conservatori, tradizionali e per la maggiore dipendenza da settori come l’agricoltura e le piccole imprese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre testate
A cura di Jennifer Guerra 87 (Fanpage.it)
– A notte inoltrata l’unico dato certo sull’esito delle elezioni presidenziali statunitensi è l’incertezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nello scrivere questo Cameo a pochi giorni dall’elezione del 47° Presidente la domanda è sempre la stessa: il XXI secolo sarà americano o del duo Cina-Russia, con la seconda succube della prima? All’inizio del XX° (1906), Werner Sombart si poneva una domanda simile (oggi farebbe scompisciare): “Sarà l’America o l’Europa il paese del futuro?” Centovent’anni dopo l’Europa è un accrocco di rissosi paesi-mercati. (Start Magazine)
Una campagna elettorale, quella di Kamala Harris, sbagliata perché troppo appiattita su quella del presidente uscente Biden: tale da non rappresentare un salto di qualità appetibile per l’elettorato. Il tramonto definitivo, dopo 80 anni, dell’America di Bretton Woods del 1944, quella dell’unilateralismo e degli States come gendarmi della democrazia nel mondo post Seconda guerra mondiale. (Vita)
Chi ha vinto nella corsa per la Casa Bianca ormai lo sappiamo. Non foss'altro per l'accanimento politico e antropologico che hanno messo nel combattere Trump e i trumpiani e per quel sovrappiù di spocchia e di cipiglio con il quale hanno squadrato con ostentato disgusto chiunque non facesse parte di quel bel mondo che, a conti fatti, è risultato un circolino. (il Giornale)
Dicono “è la democrazia, bellezza”, ma per loro, noi di sinistra siamo solo degli elitari e snob. (Il Fatto Quotidiano)