Pecunia non olet. L'indiano Modi va a Mosca: la risposta di Putin al vertice Nato (di N. Boffa)

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Ucraina

La visita del primo ministro indiano Narendra Modi a Mosca, da Vladimir Putin - la prima da quando la Russia ha invaso l’Ucraina - è per il Cremlino una risposta al vertice Nato che si tiene proprio in queste ore a Washington per celebrare i 75 anni dalla nascita dell’Alleanza Atlantica. È anche l’occasione per mostrare all’Occidente che la Russia non è isolata sulla scena internazionale: Putin negli ultimi due mesi ha incontrato due volte il leader cinese Xi Jinping, poi il premier ungherese Viktor Orbàn, oltre ai leader di Vietnam, Bielorussia e diverse nazioni dell’Asia Centrale. (L'HuffPost)

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Anche Narendra Modi si candida come mediatore per una soluzione della guerra in Ucraina. L'India, ha dichiarato a Mosca, dove è arrivato ieri per colloqui con Vladimir Putin, è favorevole a risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico ed è disponibile a contribuire a tale processo. (Il Dubbio)

E il leader ungherese c’è stato nei giorni scorsi, inopinatamente mentre Budapest ha la presidenza di turno della Ue. Ma Orbán è andato a baciare la pantofola, Modi è al Cremlino con lo status di rappresentante di una potenza almeno pari alla Russia e, soprattutto, con una strategia che è il contrario della subordinazione. (Corriere della Sera)

Tè, biscotti, abbracci e medaglie d’oro: Modi accolto a Mosca come un marajà

Lunedì è prevista una cena con il presidente russo Vladimir Putin, seguita da un colloquio. (Corriere TV)

Sorride, poi tira fuori il più alto riconoscimento civile e militare della Russia, il luccicante vessillo dell’ordine di Sant'Andrea Apostolo. Vladimir Putin si avvicina. (La Stampa)

Questa è la prima visita dall’invasione russa dell’Ucraina e dalle elezioni parlamentari indiane che gli hanno consentito un terzo mandato da premier. La prima visita a Mosca risale al 2015. (Avanti Online)