Crosetto: restiamo in Libano

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Vignetta di Claudio Cadei Il ministero della Difesa ha smentito ieri la notizia di un nuovo attacco israeliano, il terzo, alla base italiana Unifil di stanza in Libano. Guido Crosetto, titolare del dicastero di via XX Settembre, ha però ribadito che qualsiasi nuovo tentativo di Israele di costringere i militari italiani della forza di interposizione Onu a lasciare il paese dei Cedri, non avrà esito. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altre testate

Potrebbe non durare molto, dato l'avvicinarsi della sessione di bilancio, ma il combinato disposto dell'ennesimo caso di presunto dossieraggio e dell'attacco delle truppe israeliane al contingente italiano Unifil in Libano ha riportato, d'incanto, la concordia nel centrodestra. (Il Dubbio)

Israele, colpendo ogni giorno i caschi blu, come è avvenuto anche ieri, è chiaramente intenzionata a sradicarli. Lungo la Blue Line, la linea di demarcazione che separa il Libano da Israele, oltre 120 chilometri, stabilita dalle Nazioni Unite nel 2000, sono piantati e ben riconoscibili i caratteristici «blue pillars», i pioli di acciaio opportunamente verniciati di blu. (il manifesto)

Intanto le forze di difesa israeliane (Idf) stanno potenziando le loro operazioni nel Libano meridionale, dove è stata dispiegata la 205a Brigata corazzata L'Onu: "La sicurezza dei caschi blu sempre più a rischio". (AGI - Agenzia Italia)

Meloni e Macron: uniti su Unifil, divisi sulle armi. E Biden: mai più

Timori di questo tenore sono stati condivisi al summit del Med9 di Pafo, dove Giorgia Meloni ha fatto asse con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez per condannare gli attacchi dell'esercito israeliano alle truppe Unifil in Libano (ilgazzettino.it)

Il Med 9, il club dei Paesi europei che affacciano sul Mediterraneo, si riunisce a Cipro, a un passo dal Medioriente. Un summit allargato alla presidente della Commissione europea… (La Stampa)

Con due tragiche guerre che minacciano la sicurezza dell’Europa, gli attriti politici e personali a volte passano in secondo piano. Ecco allora che, al saluto finale, Emmanuel Macron appoggia la mano destra sulla spalla di Giorgia Meloni, dispensa larghi sorrisi e le scocca due baci sulle guance. (Corriere della Sera)