Ue: Kallas frena sulla forza di pace, “troppo potere ai baltici” dice l’ambasciatore Minuto Rizzo
Kaja Kallas debutta come Alto Rappresentante Ue tra crisi ucraine, sanzioni alla Russia e relazioni con Siria e Medio Oriente. Quale sarà il futuro della politica estera europea? Come cambierà la politica estera dell’Unione europea? Soprattutto, riuscirà oppure no ad affrontare tutta la complessità delle relazioni internazionali e rispondere ai conflitti in corso dall’Ucraina al Medio Oriente? Kaja Kallas, nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell’Unione europea esordisce oggi nel suo ruolo al Consiglio Affari generali, assente il ministro italiano Antonio Tajani, rimasto a Roma per la conferenza degli ambasciatori. (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altri media
L'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas ha dichiarato che il mancato intervento in Siria della Russia e dell'Iran durante l'insurrezione che ha provocato la caduta del presidente siriano Bashir Assad la scorsa settimana ha dimostrato che i due Paesi “sono indeboliti” e “hanno le mani occupate altrove”. (Liberoquotidiano.it)
Courtesy: Ebs "Quel che è accaduto dimostra che Russia e Iran non sono vostri amici, non vi aiutano se siete nei guai. Hanno abbandonato il regime di Assad, il che significa che sono indeboliti o impegnati altrove e penso che questo sia un buon messaggio per tutto il mondo" così l'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas (il Giornale)
La nuova Alta rappresentante Kaja Kallas annuncia l'invio di diplomatici a Damasco per parlare coi nuovi governanti: «Ma rispetti donne e minoranze» (Open)
L’Alta rappresentante per … Dopo Stati Uniti e Regno Unito, anche Bruxelles prova a normalizzare i rapporti con i ribelli siriani. (Il Fatto Quotidiano)
Siria, Kallas (Commissione Ue): "Iran e Russia hanno abbandonato Assad, sono deboli" 16 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas al termine del Consiglio Esteri. Kallas ha poi dichiarato che "diversi ministri" hanno sostenuto la posizione dell'Olanda, ovvero di legare la rimozione delle sanzioni alla Siria alla revoca dei permessi alle basi russe nel Paese. (Gazzetta di Parma)