Ottavia Piana, Mario Tozzi la stronca: "Non dobbiamo abusare"

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Morti sul lavoro

Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata per 80 ore nelle profondità della grotta Bueno Fonteno in provincia di Bergamo, è sana e salva. E questa è una bella notizia. Ma non era la prima volta che la donna si era avventurata in una impresa di questo tipo. Ottavia era rimasta bloccata proprio in quella grotta già lo scorso anno. Ma a che prezzo? Fermo restando che aiutare una persona che si trova in seria difficoltà è un atto doveroso e necessario, alcuni si sono chiesti chi abbia pagato tutte le persone che sono state impiegate nelle operazioni di soccorso della ragazza. (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

Lo sottolinea all'Adnkronos il presidente della Società speleologica italiana Sergio Orsini riguardo al caso della speleologa che, già nel 2023 era rimasta bloccata per 40 ore all'interno della stessa grotta. (Adnkronos)

L'esperta del CAI era caduta di schiena sabato 14 dicembre, intorno alle 16, mentre si trovava dentro la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. Intorno alle 03:15 di mercoledì 18 dicembre il salvataggio (Sky Tg24 )

''È stato un intervento lungo e complesso, durato 75 ore di operazioni ininterrotte. Erano le 2.59 quando la barella con Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata dallo scorso sabato nell'Abisso Bueno Fonteno, è uscita dalla grotta. (Adnkronos)

Ottavia Piana, il compagno di spedizione: «La speleologia è più che avventura”

"Era stanca, provata ma sempre lucida", ha raccontato uno dei soccorritori. La donna è stata trasportata in elicottero presso l'Ospedale di Bergamo. (ilmattino.it)

Di qua il medico, di là lei, Sara Frasciatti, infermiera umbra ventottenne del Soccorso alpino e speleologico. Com’è andata?«Molto bene anche se faticoso. (Corriere della Sera)

Con queste parole Giorgio Pannuzzo, speleologo, ha descritto il contesto della spedizione durante la quale Ottavia Piana è rimasta bloccata nell'Abisso Bueno Fonteno per 80 ore. Noi dobbiamo rispettare dei protocolli per ridurli il più possibile”. (ilmessaggero.it)