«Tutto questo è mio e lo porto via con me»: Perché Roberto Gleboni ha fatto una strage a Nuoro

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Una persona «possessiva e con la mania del controllo su moglie e figli». Così gli amici descrivono oggi Roberto Gleboni, che ha ucciso moglie, figli e vicino di casa nella strage familiare di Nuoro. E poi c’è la passione per le armi. Una calibro 7,65 con la quale ogni tanto si allenava al poligono. E che è servita per sparare ai suoi familiari. Ma secondo altri quella di Gleboni era invece una famiglia modello. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Vi comunicheremo la data del recupero sui nostri canali social». Ringraziamo la FIGC e il Barisardo per aver accolto la nostra richiesta di rinvio. (La Nuova Sardegna)

Quella mattina per Martina, la primogenita, era un giorno speciale: avrebbe preso parte alla selezione per funzion… (la Repubblica)

Prelevati gli organi di Paolo Sanna, il 69enne ucciso a Nuoro da Roberto Gleboni. Insieme a Sanna sono morti lo stesso Gleboni, la figlia, la moglie e uno dei figli. Sanna aveva lavorato alla Asl che ringrazia i familiari per l’importante gesto, come si legge nel comunicato. (vistanet)

Il ricordo dell’ateneo per Martina: la foto con le rose rosse il giorno della laurea

Aperta e quasi subito chiusa l’audizione protetta, questa sera, nel reparto di Otorinolaringoiatria del San Francesco di Nuoro, del quattordicenne sopravvissuto alla strage messa a segno da Roberto Gleboni, l’operaio forestale di 52 anni che due giorni fa in via Ichnusa ha ucciso la moglie Giusi Massetti (43), la figlia Martina (25), il figlio Francesco (10) e il vicino Paolo Sanna (69) per poi andare in via Gonario Pinna a sparare anche contro la madre, di 84 anni, prima di togliersi la vita con la stessa arma. (L'Unione Sarda.it)

«Ho finto di essere morto», è stato lui stesso a dirlo, secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, ai medici dell'ospedale San Francesco prima che lo operassero al volto. Anche lui è stato colpito da un proiettile, ma di striscio. (Vanity Fair Italia)

"La Comunità del Dipartimento di Giurisprudenza ricorda con affetto la sua studentessa Martina G. ed esprime la sua vicinanza alla famiglia e a tutti coloro i quali sono stati colpiti da questo grave lutto", si legge nel post su Facebook. (QUOTIDIANO NAZIONALE)