«Tutto questo è mio e lo porto via con me»: Perché Roberto Gleboni ha fatto una strage a Nuoro

Una persona «possessiva e con la mania del controllo su moglie e figli». Così gli amici descrivono oggi Roberto Gleboni, che ha ucciso moglie, figli e vicino di casa nella strage familiare di Nuoro. E poi c’è la passione per le armi. Una calibro 7,65 con la quale ogni tanto si allenava al poligono. E che è servita per sparare ai suoi familiari. Ma secondo altri quella di Gleboni era invece una famiglia modello. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Così l'operaio 50enne è andato via di casa per dirigersi in quella della mamma e togliersi la vita. (ilgazzettino.it)

Con il ragazzo, che l'ha scampata perché ha raccontato di essersi finto morto, ce la farà anche la nonna 84enne e madre di Gleboni, Maria Esterina Riccardi. (Casteddu Online)

"Sono tutti morti. Mi sono salvato perché ho finto di esserlo anche io". Sono le parole pronunciate dal 14enne sopravvissuto alla strage della sua famiglia a Nuoro quando i carabinieri sono arrivati alla porta di casa. (Sky Tg24 )

Sangue dappertutto, quei colpi di pistola e le urla, mentre fuori diluviava. «Stamattina a casa urlavano tutti, babbo e mamma urlavano». (L'Unione Sarda.it)

Una foto nel giorno della laurea: Martina Gleboni vestita di rosso con in testa una corona di rose e in mano un mazzo di rose, tutte rosse. Così il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari ha ricordato la 25enne uccisa dal padre assieme alla madre e al fratellino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)