Mps, il mercato punta sulle nozze con Bpm. Per la finanza nuovo “polo tricolore”
Il via libera definitivo è arrivato martedì scorso, quando al Consiglio dei ministri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha informato la premier Giorgia Meloni che tutto era pronto per vendere una quota importante di Mps mettendo la banca in mano a un nocciolo duro di azionisti italiani. Lunedì 4 novembre, a margine dell’Eurogruppo, il ministro Giorgetti aveva illustrato il medesimo pia… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Allunga il passo Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib in crescita dell'1,4% a 34.185 punti. Svetta Mps (+13,2%), congelata anche per eccesso di rialzo, all'indomani del collocamento di un ulteriore pacchetto del 15% da parte del Tesoro e del contemporaneo acquisto del 5% da parte di Banco Bpm (+2,43%). (Tuttosport)
In Borsa, dall’avvio, acquisti massicci hanno premiato l’azione senese salita di un 11,60% malgrado il Tesoro mercoledì ne abbia collocato un 15% a premio del 5% (non a sconto… (la Repubblica)
ROMA – Ritorno a Siena. Anche per il panorama non sterminato dei manager e delle aziende finanziarie italiane, i “nuovi” azionisti che si sono assicurati il 15% di Monte Paschi annoverano un numero consistente di facce conosciute dalle parti del capoluogo toscano, oltre che una serie di legami molto forti che peserà in futuro. (la Repubblica)
L’operazione con cui il Mef ha collocato sul mercato il 15% del capitale detenuto in Mps “ha questa volta un aspetto decisamente positivo perché è una cessione fatta a premio e non a sconto”. L’osservazione si riferisce al sovrapprezzo del 5% rispetto al prezzo di chiusura del titolo. (LAPRESSE)
Il Tesoro ha messo in vendita, attraverso Accelerated bookbuilding, circa il 15 per cento del capitale di Monte dei Paschi di Siena. (Liberoquotidiano.it)
Il Mef ha messo sul mercato il 15% della banca (rimanendo titolare di una quota dell’11%) incassando 1,1 miliardi di euro. Il 5% è stato acquistato da Banco Bpm, il 3% dalla controllata Anima e quote del 3,5% ciascuna sono andate al gruppo Caltagirone e a Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio che ha già partecipazioni in Mediobanca e Generali. (Il Fatto Quotidiano)