"Basta guerra, la gente è terrorizzata!", le voci dei francescani dal Medio Oriente

Di Roberto Cetera È come se lo sentissimo vicino anche noi quel missile caduto «proprio mentre» parla. Padre Toufic Bou Merhi, francescano libanese della Custodia di Terra Santa, parroco latino di Tiro, nel sud del Libano, racconta di una città sotto il fuoco israeliano, mentre non si fermano nemmeno i lanci di razzi Hezbollah. Il frate è costretto a interrompere più volte la sua testimonianza: «Ecco un altro colpo», dice (Vatican News - Italiano)

Su altre testate

(Adnkronos) – Allarme per l’escalation tra Israele e Hezbollah. Il capo delle Nazioni Unite António Guterres ha avvertito che il Libano è “sull’orlo del baratro”, invitando le parti a “fermare le uccisioni e la distruzione”. (CremonaOggi)

TEL AVIV Gli abitanti sono corsi nei rifugi al suono delle sirene, ma poco dopo l'ordigno è stato intercettato e neutralizzato senza ferire nessuno. (Alto Adige)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L'ordigno è esploso a pochi metri da un'auto senza provocare feriti. Un missile di Hezbollah si è abbattuto sull'autostrada vicino alla cittadina di Tamra, in Galilea, nel nord d'Israele. (la Repubblica)

È un durissimo affondo quello di Leon Panetta nei confronti di chi ha orchestrato l'operazione dei cercapersone in Libano. (Inside Over)

Lo smacco subito con l’assassinio, da parte di Israele, in piena Teheran, del leader di Hamas Haniyeh, unito alle pressioni dei moderati del presidente Masoud Pezeshkian, sembrano aver immobilizzato gli ayatollah e averli spinti a frenare le pulsioni dei Guardiani della rivoluzione e delle altre milizie. (L'Eco di Bergamo)