Velasco denuncia: "Quando conviene i figli dei migranti sono italiani, quando non conviene no"
Parole che forse non piaceranno a tutti, ma Julio Velasco commissario tecnico della nazionale di pallavolo femminile prosegue come sempre ha fatto dritto per la sua strada. Che ora lo porterà a Los Angeles da detentore dell’oro olimpico: “Lo sport secondo me riflette una grande ingiustizia, quando conviene i figli dei migranti diventano italiani, quando non conviene invece no – comincia- Se è un buon giocatore o una buona giocatrice vedrete che diventerà italiano e firmano tutti, anche i partiti contrari saranno d’accordo”. (Labaro Viola)
Ne parlano anche altri giornali
"Un ragazzo che nasce in Italia, studia in Italia, lavora in Italia, deve essere italiano" "Serve uno ius tutto" (TGLA7)
“Rinnovo con la nazionale? Sì, sento ancora gli occhi di tigre, arriverò a Los Angeles 2028. Siamo d’accordo con il presidente Manfredi, ne stiamo già parlando”. Così Julio Velasco, in occasione del “Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro”, in un’intervista alla Rai in cui annuncia il rinnovo sulla panchina della nazionale femminile azzurra che con lui ha vinto l’oro olimpico ai Giochi di Parigi 2024. (LAPRESSE)
La storia d'amore tra Julio Velasco e l'Italvolley al femminile continua almeno fino al 2028. Siamo d'accordo con il presidente Manfredi, ne stiamo già parlando", ha detto Velasco. (ilmessaggero.it)
Anche il ct della nazionale femminile di pallavolo Julio Velasco è intervenuto nel dibattito della concessione della cittadinanza italiana agli stranieri: “Ius scholae? No, dovrebbe esistere uno ‘ius tutto‘”, ha detto. (Virgilio Sapere)
Da tempo ho fatto pace con la finale persa nel '96. Ho ancora gli occhi della tigre, arriverò a Los Angeles 2028, siamo d’accordo con il presidente Manfredi. (latinaoggi.eu)
Se è un buon giocatore o una buona giocatrice vedrete che diventerà italiano e firmano tutti, anche i partiti contrari saranno d’accordo”. “Lo sport secondo me riflette un’ingiustizia, quando conviene i figli dei migranti diventano italiani, quando non conviene invece no. (Il Fatto Quotidiano)