La Sardegna in prima fila a Parma in difesa del cibo sicuro

Anche la Sardegna in prima fila a Parma in difesa del cibo Made in Italy e della difesa della salute. Un grande corteo ha attraversato le strade e le piazze della città emiliana (una delle capitali dell’agroalimentare italiano), guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo. La manifestazione si è chiusa con un sit-in davanti alla sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che ha il compito di valutare l’immissione sul mercato dei nuovi alimenti. (L'Unione Sarda.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nella deriva di ciò che è diventata l'associazione Coldiretti negli ultimi anni, si tocca una vetta inquietante a Parma il 19 marzo 2025. (CiboToday)
La manifestazione era stata annunciata già la scorsa estate, quando il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, aveva promesso che “chi va piegato, si piegher&agrav… In tanti si sono dati appuntamento a Parma, sede dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), per protestare contro i nuovi cibi creati in laboratorio. (L'HuffPost)
Un grande corteo pacifico non di protesta, ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni. A guidarlo sono il presidente nazionale Ettore Prandini e il segretario generale (Secolo d'Italia)

C’erano anche circa 500 piacentini, compresi una ventina tra sindaci e amministratori, tra i ventimila agricoltori di Coldiretti arrivati a Parma da tutta Italia per manifestare in difesa della salute. (Libertà)
Presente anche una folta delegazione della Coldiretti Calabria capitanata dal presidente Franco Aceto. Un lungo corteo pacifico raggiungerà la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare che è l’ente incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti e ha sede proprio nella città ducale. (LaC news24)
Presenti, con la bandiera gialla, anche 500 soci di Coldiretti Piacenza, con venti tra sindaci amministratori locali, guidati dal direttore Roberto Gallizioli. “Il cibo naturale – spiegano gli organizzatori – è minacciato dall’approdo dei novel food ultraformulati, considerati l’anticamera dei cibi creati in laboratorio. (piacenzasera.it)