Maxievasione Iva all’ombra delle mafie: 200 indagati, anche in Sicilia

Si chiama “Moby Dick” l’operazione antievasione che ha interessato 400 aziende in tutta Europa e a Dubai. L’associazione con teste in mezza Europa, avrebbe gestito affari in tutto il mondo e tenuto legami con mafia e camorra che, grazie a una maxi frode dell’Iva, in tre anni o poco più, avrebbe evaso imposte per 520 milioni di euro, generando fatture false per oltre un miliardo e 300 milioni. A scoprirla sono stati i pm degli uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (Eppo) che hanno chiesto e ottenuto dal gip del capoluogo lombardo 47 misure cautelari e sequestri di beni per oltre mezzo miliardo di euro tra Spagna, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Bulgaria, Cipro, Olanda, Svizzera ed Emirati Arabi. (CastelvetranoSelinunte.it)

Su altre fonti

Sono questi alcuni dei nickname (soprannomi) di Paolo Falavigna, detto Paolino, principale indagato nell’inchiesta che ieri (14 novembre) ha portato all’arresto di 43 persone (34 in carcere e 9 ai domiciliari) accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. (MilanoToday.it)

Seppur di fatto immune da inchieste e procedimenti giudiziari, Toni Lo Manto, per via dei suoi legami familiari con esponenti di primo piano di Cosa nostra e del suo sistema di relazioni, viene definito un personaggio di primo piano nel panorama della mafia imprenditrice. (Giornale di Sicilia)

Originario del rione Brancaccio, il suo nome saltò fuori nel contesto di un’indagine sul mandamento mafioso della Noce. PALERMO – Incensurato, ma con una rete di amicizie mafiose. Più si scava nella vita di Toni Lo Manto, finito in carcere nell’inchiesta sulla frode fiscale scoperta dalla Procura europea, e più emergono contatti trasversali con personaggi di Cosa Nostra. (Livesicilia.it)

Frode, riciclaggio e metodo mafioso: anche Varese nella maxi operazione “Moby Dick”

Bellano (Lecco), 15 novembre 2024 – Frode all’Iva nel settore dei prodotti informatici, grazie a un’associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso, i cui contraccolpi sono arrivati fino a Bellano. (IL GIORNO)

Leggi tutta la notizia Nell'inchiesta si parla anche dell'affare che... (Virgilio)

Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (Luino Notizie)