Ramy, Gabrielli zittito da Gasparri: "Non è una modalità corretta", "Perché non tace"

"Se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo. È ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c’è pur sempre una targa, un veicolo". Lo ha detto Franco Gabrielli, consulente per la sicurezza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ed ex capo della Polizia, ai microfoni di Radio 24. "Esiste un principio fondamentale ed è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per ottenere un determinato risultato - ha affermato - io posso addirittura utilizzare un’arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo. (Liberoquotidiano.it)

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I due veicoli collocati con esattezza nello spazio e nel tempo, calcolando la loro larghezza e quella della carreggiata e inserendoli nel contesto di una strada illuminata solo da fanali e semafori. Trentotto pagine per passare ai raggi X le fasi finali dell’inseguimento tra il T-Max del ventiduenne tunisino Fares Bouzidi e una Giulietta del Radiomobile guidata da un vicebrigadiere di 37 anni, terminato con l’uscita di strada di entrambi i mezzi e con la morte del passeggero dello scooter, il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml. (IL GIORNO)