Superbonus, per Eurostat i crediti sono “pagabili”: l’effetto si scarica in gran parte sul 2023

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la Repubblica ECONOMIA

I crediti fiscali del Superbonus relativi a quest'anno vanno classificati sui conti pubblici italiani "come 'pagabili' nel 2023". E quindi il loro effetto per le finanze pubbliche si scarica nel momento in cui si generano. Quindi, per la gran parte, vanno a pesare sui bilanci fino al 2023. L’attesa comunicazione è arrivata da Eurostat, l’ufficio statistico europeo, che ha inviato una comunicazione all'Istat, l’omologo nazionale. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Eurostat chiede conto dei crediti incagliati. E fissa la scadenza di metà 2024 come momento nel quale tirare le somme sulla vicenda del superbonus. Dopo la decisione ufficializzata martedì scorso di mantenere anche nel 2023 la classificazione come “pagabili” dei crediti fiscali collegati al 90/110%, ulteriori dettagli emergono dalla lettera che il direttore Statistiche di finanza pubblica di Eurostat, Luca Ascoli ha inviato all’Istat. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

L’istituto Nazionale di Statistica precisa in una nota che, quella di Eurostat, è una valutazione di natura prettamente metodologica, sulla classificazione del Superbonus nelle statistiche di finanza pubblica, che si è resa necessaria anche in seguito alle modifiche apportate dalla normativa introdotte con il Decreto Stop Cessioni – Decreto Legge n. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

Le nuove manovre del Governo Meloni fanno scendere in campo alcune importanti novità sul Superbonus: ecco come cambia tutto (anche pensioni e stipendi). A pochissime ore dall’approvazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, il Governo si è trovato davanti un problema inaspettato, che stravolge completamente i calcoli già fatti per la prossima Legge di bilancio. (Cityrumors Abruzzo)

/09/2023 Crediti fiscali Superbonus, l’impatto per il 2024 (Edilportale.com)

Quella arriverà a metà 2024 e potrebbe essere disastrosa per i conti pubblici. Tanto che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che aspettava dall’agenzia statistica europea finalmente delle certezze sul trattamento dei bonus, ieri è andato su tutte le furie: quasi non bastassero le preoccupazioni sul quadro dei conti e dell’economia che oggi darà al Consiglio dei ministri. (Corriere della Sera)

Il parere è la sintesi di uno scambio continuo di informazioni e dati che l’Istat conduce con le autorità statistiche europee nell’ambito della procedura sui deficit eccessivi (Excessive Deficit Procedure - EDP). (Teleborsa)