Per Giuli la cultura non è stata commissariata da Giorgetti
«Sulla legge di bilancio per il 2025 al taglio proposto dal ministero dell’Economia di 243 milioni abbiamo ottenuto una riduzione attestandoci a circa 147 milioni». Lo ha detto il ministro della cultura Alessandro Giuli ieri durante un’audizione davanti alle commissioni Cultura di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero. Non ha detto, il ministro, che i tagli continueranno anche nei prossimi anni, sia pure contenuti. (il manifesto)
La notizia riportata su altri giornali
Ma lo show down c'è stato con Luca Pirondini, senatore dei 5 Stelle e maestro d'orchestra sugli enti lirici. Metropolis vi propone i momenti clou dell'incontro. Particolarmente duro il confronto con Elisabetta tti (Avs), sul tax credit per il cinema. (la Repubblica)
Insomma, è come se Giuli, ottima intuizione di Giorgia Meloni – il ministro, ricordiamolo, viene dalla grande scuola del “Foglio” di Giuliano Ferrara e non ha avuto paura a “sporcarsi le mani” dirigendo anche “Tempi”, rivista di area ciellina che non ha mai rinunciato a dire la sua, anche quando non era comodo o politicamente corretto farlo – si sia divertito per qualche settimana a giocare con il suo personaggio, per poi diventare un po’ come l’Arnaldo Forlani nella descrizione di Giampaolo Pansa un “coniglio mannaro” e iniziare a sfoderare gli artigli. (Tiscali Notizie)
L'ha fatto in chiusura di un intervento in cui ha illustrato una voce di spesa del suo dicastero per iniziative volte all'inclusione: «Nel decreto legge Coesione per il Sud Italia sono stati stanziati 10,5 milioni a sostegno di spettacoli dal vivo per la promozione dell'inclusione sociale - ha spiegato - Nei giorni scorsi ho menzionato questo intervento con particolare enfasi, al netto di qualche raptus teoretico». (Corriere TV)
E sarà importantissimo farlo. Ci sarà tempo per criticare Giuli per quanto fatto o non fatto. (Artribune)
Dal decreto legge Cultura in procinto di essere varato a breve dal Consiglio dei ministri, al fondo per le librerie, passando per la situazione dei teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche, fino al tax credit cinema, l’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo e la diplomazia culturale. (Ecodaipalazzi.it)
Finale con scintille per l'audizione del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alle commissioni Cultura di Camera e Senato riunite in seduta comune. Pirondini va dritto: "Se non sa le risposte ci dica che non le sa", dice riferendosi alla situazione delle fondazioni lirico sinfoniche. (la Repubblica)