Guerra a Gaza: portavoce Onu chiede il cessate il fuoco, "donne e bambini cercano cibo nei rifiuti"

Di Euronews Dopo la sua visita nella Striscia, il portavoce dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Jeremy Laurence, lancia l'allarme per la situazione umanitaria nell'enclave palestinese. Gravi le condizioni di donne e bambini PUBBLICITÀ Il portavoce dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Jeremy Laurence, ha chiesto l'immediata cessazione delle ostilità a Gaza dopo la sua ultima visita nei territori palestinesi (Euronews Italiano)

Su altri giornali

Sin dalla sua istituzione da parte delle Nazioni Unite nel 1977, la Giornata serve come promemoria globale dei diritti inalienabili del popolo palestinese, nonché della continua speranza di una risoluzione pacifica all’instabilità che perdura da decenni. (Vatican News - Italiano)

Mercoledì, il Programma alimentare mondiale ha fatto sapere che tutti i forni della zona centrale di Gaza hanno chiuso a causa della grave carenza di farina e dell'insufficienza degli aiuti umanitari. Il pane è l'unico elemento vitale rimasto per migliaia di famiglie. (Euronews Italiano)

Il primo giorno abbiamo sfamato 120 famiglie…Ormai la routine quotidiana è dignitosa e familiare. «Due mesi fa, la mia famiglia ha aperto la prima mensa per i poveri a Beit Lahiya, la mia città natale nel nord di Gaza (il manifesto)

Gaza: dove è la comunità internazionale?

L'UNRWA ha dichiarato che "le autorità israeliane hanno respinto 82 dei 91 tentativi delle Nazioni Unite di inviare aiuti nel nord di Gaza tra l'inizio di ottobre e il 25 novembre. Migliaia di famiglie fuggite dalle aree assediate si riparano dal freddo e dalla pioggia senza coperte, materassi e impermeabili. (Fanpage.it)

La Striscia di Gaza è precipitata nell'anarchia, con crescente carestia, saccheggi diffusi e stupri sempre più frequenti nei campi profughi, mentre l'ordine pubblico è crollato, hanno avvertito venerdì i funzionari delle Nazioni Unite (La Stampa)

Questa speranza include la possibilità della soluzione dei due Stati, per la quale anche Papa Francesco ha più volte ribadito il suo sostegno, anche di recente durante l’udienza generale del 22 novembre, in cui ha sottolineato l'importanza e l'urgenza del dialogo e del riconoscimento tra israeliani e palestinesi. (L'Osservatore Romano)