Inchiesta dossieraggi, la rete di spie aveva dati su attività del Centro anticrimine informatico

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Ponte sullo Stretto

Continuano a emergere nuovi elementi, sempre più inquietanti, dall'inchiesta della Dda di Milano e dalla Dna sui presunti dossieraggi illeciti. La portata di quanto acquisito con le attività tecniche poste in essere "è vastissima ed il materiale è ingente, soverchiante, per mole e contenuti", si legge in un'informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell'inchiesta che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (RaiNews)

Ne parlano anche altri giornali

Con il passare dei giorni emergono nuovi dettagli inquietanti sull'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano sul gruppo di cyber-spie. E c'è un particolare che non può sfuggire: stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, il tutto sarebbe avvenuto 11 giorni dopo la notte olimpica di Tokyo in cui l'atleta italiano ottenne lo storico oro nei 100 metri. (il Giornale)

Indagando sulle attività dell’Equalize, la società fabbrica report del presidente di Fiera Milano Enrico Pazzali (che si è sospeso a seguito dell’inchiesta che lo vede indagato) e dell’ex poliziotto Carmine Gallo, per i carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese, «è evidente il pericolo che corre la sicurezza nazionale per il potere eversivo delle attività criminali del gruppo denominato via Pattari 6 (indirizzo milanese in cui gli stessi hanno i loro uffici e la sede dei loro affari) e per il coinvolgimento di soggetti legati ad asset economici strategici per la Nazione». (Avvenire)

L’informativa Le intercettazioni tra l’ex super poliziotto Gallo e l’hacker Calamucci durante la costruzione di un fascicolo su un target calabrese preoccupano i carabinieri di Milano: «Minata la segretezza delle indagini della Dda» (LaC news24)

Quanto costava chiedere dossier alla società Equalize finita al centro dell'inchiesta sui dati rubati

E' questo il senso delle dichiarazioni rese da Massimiliano Camponovo, uno dei 4 arrestati nell'inchiesta milanese sui presunti dossieraggi. "Temo per l'incolumità mia e della mia famiglia, mi passavano i dati e io facevo i report, eseguivo". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un’inchiesta si allarga e svela trame degne di una spy story firmata da le Carrè. Come ad esempio l’incontro tra gli hacker spioni al servizio del potere di via Pattari 6 e gli israeliani per discutere di Eni, «cliente», peraltro, della stessa squadra finita sotto i riflettori della procura antimafia di Milano (Domani)

Ma quanto costavano al cliente queste ricerche? (Fanpage.it)