Vaccino bronchiolite, il piano per le Regioni: cosa prevede

Vaccino bronchiolite, il piano per le Regioni: cosa prevede
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TuttOggi SALUTE

(Adnkronos) – Il picco dell’infezione da virus sinciziale nei bimbi è tra novembre e dicembre e dura fino a febbraio-marzo, fanno sapere gli esperti. Ma come si muoveranno le Regioni per la somministrazione del vaccino? Con una nota il ministero della Salute, che ieri ha annunciato di voler rendere disponibile gratis il trattamento in tutta Italia, fa sapere che oggi “si è svolto un incontro dei capi dipartimento e i direttori generali della Prevenzione e della Programmazione sanitaria con il presidente e il direttore tecnico scientifico di Aifa, in merito all’anticorpo monoclonale per le infezioni da virus respiratorio sinciziale” Rsv. (TuttOggi)

Su altre testate

LEGGI – Liste d’attesa, solo uno spot: 4 mesi dopo zero atti attuativi “È un gran pasticcio”, dice Silvio Garattini, il più autorevole farmacologo italiano, fondatore dell’Istituto Mario Negri, di fronte all’incredibile vicenda dell’anticorpo monoclonale Beyfortus (nirsevimab) che previene le bronchioliti da virus sinciziale nei bambini da zero a due anni. (Il Fatto Quotidiano)

Leggi tutta la notizia Il primo di novembre in Toscana partirà la campagna di prevenzione del virus respiratorio sinciziale... (Virgilio)

Il ministero della Salute nega il nuovo farmaco contro la bronchiolite ai neonati del Sud. Scatenando la sommossa di pediatri, neonatologi e igienisti: “Un provve… (La Repubblica)

Stop al farmaco contro la bronchiolite ai neonati: il ministero della Salute blocca la somministrazione al Sud, poi corre ai ripari. Ma ci vorrà tempo e il picco è alle porte

«Al governo chiedo di non fare differenze tra regioni in piano di rientro e regioni che non lo sono, perché non è giusto che siano i pazienti a farne le spese. Fabio Cardinale è docente universitario e primario di pediatria ospedaliera a indirizzo pneumologico al Giovanni XXIII di Bari. (La Repubblica)

Ha creato stupore in gran parte del Paese la notizia diffusa ieri dagli organi di informazione riguardante la decisione dell’AIFA di inserire il Nirsevimab, anticorpo monoclonale per la prevenzione dell’infezione da virus respiratorio sinciziale, tra i farmaci di classe C e quindi non erogabile da parte delle regioni in piano di rientro dal debito in sanità. (Primonumero)

Il ministero della Salute blocca la somministrazione del farmaco contro la bronchiolite ai neonati. Con una nota inviata ai direttori regionali della sanità, Americo Cicchetti, direttore del dipartimento del farmaco, ordina lo stop della campagna vaccinale nelle regioni in piano di rientro. (La Repubblica)