Cesare Cremonini: "Amore e speranza come un disco d’esordio". È Alaska, baby"

"Volevo fosse una stadium hit ma si sta comportando come She loves you" scriveva Cesare Cremonini qualche settimana fa sulla sua pagina Instagram scomodando i Fab Four per commentare l’exploit in classifica di Ora che non ho più te. Suo riferimento obbligato da sempre assieme al regale Freddie Mercury tatuato sull’avambraccio, i Beatles però nel nuovo album Alaska baby, in uscita domani, rimangono un passo indietro rispetto a una girandola di citazioni che lascia spazio ad altre referenze. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Torna Cesare Cremonini con un nuovo album e un documentario, “Alaska Baby”, che segna probabilmente il raggiungimento della maturità artistica del cantautore bolognese. (Gazzetta di Reggio)

Ecco, questo è un incipit scemo. “Sei dimagrito”. (MOW)

È andato lontanissimo Cesare Cremonini, ma per tornare vicino, a casa. Un viaggio fisico, nei luoghi simbolo della musica americana, e di progressivo avvicinamento a se stessi là dove – al Circolo polare artico – i pensieri si fanno sempre più distillati. (il Resto del Carlino)

Cesare Cremonini in concerto al Maradona: «Sto rivoluzionando la band, voglio più emozioni»

Fiume in piena, confidenze e sguardo fisso nel … Cesare Cremonini è una creatura fragile e un talento puro, “con un disperato bisogno di essere ascoltato in profondità”. (Il Fatto Quotidiano)

C'è una scena, nel documentario in arrivo su Disney+ che accompagna il lancio del nuovo disco Alaska Baby (in uscita per Universal il 29 novembre), in cui Cesare Cremonini racconta di come, a inizio 2023, ha superato 45 giorni filati di nebbia, giorni cupi e coperti non solo dal punto di vista metereologico ma anche emotivo: «Ci vuole coraggio per uscirne, perché non sai dove andrai. (Vogue Italia)

«Lavoro che suona come un album d'esordio, dove l'istinto fa la parte del leone», assicura lui, che in «Aurora boreale» trova la complicità di Elisa, in «San Luca» del ritrovato Luca Carboni, e altrove dei Meduza e di Mike Garson, storico pianista di David Bowie. (ilmattino.it)